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Castellammare - L'arenile della discordia, allarmismo eccessivo? Sostanze nocive rimosse nel 2009 con la bonifica del litorale

L'ultima rilevazione dell'Arpac risale al 2008 e all'epoca i valori emersi furono tutt'altro che rassicuranti in quattro tratti del litorale. L'8 giugno 2009, tuttavia, fu sottoscritto l'Accordo di Programma per la bonifica e le successivi analisi sulle sabbie esclusero la presenza di fattori di rischio.

di Mauro De Riso

Arenile sì, arenile no? Questo è il dilemma. La riapertura al pubblico del primo tratto della villa comunale ha restituito agli stabiesi anche la spiaggia, tornata accessibile in seguito agli interventi di pulizia messi in atto ad opera di AM Tecnology, la ditta che attualmente gestisce il servizio di nettezza urbana a Castellammare di Stabia. Ma la fruibilità dell'arenile sta facendo discutere in merito all'effettiva sicurezza del litorale stabiese. Il Movimento 5 Stelle ha richiesto l'interdizione totale della spiaggia, facendo riferimento ai presunti rischi per la salute dei cittadini derivanti dalla presenza di ipotetici fattori di inquinamento chimico, fisico e batteriologico. L'ultima rilevazione dell'Arpac, d'altro canto, risale al 2008 e all'epoca i valori emersi furono tutt'altro che rassicuranti in quattro tratti del litorale, uno nei pressi della banchina di zi' Catiello e tre nella costa di Corso de Gasperi, all'altezza delle caserma dei Carabinieri e nei pressi del porto turistico. Su 47 prelievi effettuati, soltanto in un caso risultavano rispettati i limiti imposti dalle normative vigenti, mentre gli altri campioni presentavano valori superiori alla media per metalli pesanti quali piombo, arsenico, vanadio, antimonio e stagno, sostanze nocive per la salute pubblica. L'8 giugno 2009, tuttavia, fu sottoscritto l'Accordo di Programma da parte del Ministero dell'Ambiente, della Regione Campania e del Commissario Bonifiche per la "realizzazione degli interventi di messa in sicurezza di emergenza degli arenili dei Comuni di Portici, Ercolano, Torre del Greco, Torre Annunziata e Castellammare di Stabia ricadenti nel sito di bonifica di interesse nazionale".

Le aree del litorale vennero recintate e bonificate con un intervento a cura dell'Arpac, dopodiché furono effettuate le analisi sulle sabbie da parte dell'Istituto Superiore di Sanità, che non rilevarono più fattori di rischio. Il Commissariato di Governo per le bonifiche e la tutela delle acque nella Regione Campania restituì pertanto l'arenile nella piena disponibilità dell'amministrazione comunale con comunicazione ufficiale del 2 febbraio 2010, cancellando di fatto le rilevazioni dell'Arpac del 2008. Permane, in ogni caso, la necessità di un'ulteriore bonifica nel prossimo futuro, ma negli ultimi sette anni l'arenile non è stato soggetto ad altre analisi e i fattori di rischio ad oggi sono incerti, ragion per cui il primo cittadino Antonio Pannullo una settimana fa ha invitato gli stabiesi a non effettuare i pic nic di Pasquetta sull'arenile. L'attenzione dell'amministrazione comunale per il prossimo biennio sarà concentrata proprio sul litorale: una nuova bonifica dell'arenile e l'eliminazione degli scarichi diretti verso il mare costituiranno i primi passi verso la restituzione della balneabilità, un obiettivo ambizioso in sinergia con Gori e Arcadis per proiettare la città di Castellammare in una nuova radiosa dimensione.

2/2/2010 - Arenile: bonificati i tratti inquinati. Litorale restituito pienamente al Comune


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giovedì 20 aprile 2017 - 14:16 | © RIPRODUZIONE RISERVATA | data stampa: 19/04/2024