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Napoli Calcio

Napoli - 3 reti in 113 minuti: salgono le quotazioni di Gabbiadini in vista di un addio non senza rimpianti

Entro settimana prossima la decisione: corsa a tre per l'attaccante bergamasco che sceglie la Premier

di Giovanni Minieri

-19. Ed in questo caso non si tratta dell’ondata di gelo che sta imperversando su tutto il Sud Italia da circa 1 settimana, ma sono i giorni che mancano al gong della sessione invernale di mercato che sa regalare sempre colpi in grado di entusiasmare ogni piazza in una dimensione onirica che proietta i tifosi verso traguardi sempre più importanti. Tra Gabbiadini e il Napoli purtroppo non è mai scoccata la scintilla, con le indubbie qualità dell’attaccante bergamasco rimaste lì, come un ordigno che non è riuscito a manifestare tutta la propria potenza distruttiva al momento della deflagrazione. Giunto all’ombra del Vesuvio proveniente dalla Sampdoria a gennaio 2015, nel 4-2-3-1 di Benitez si è disimpegnato prevalentemente da attaccante esterno, mettendo subito insieme 11 reti in tutte le competizioni. Quindi, nella stagione successiva, l’avvento di Maurizio Sarri sulla panchina azzurra cambia le carte in tavola: Gabbiadini ha caratteristiche compatibili esclusivamente con il ruolo di punta centrale, proprio nel momento in cui Higuain esibisce il meglio del proprio repertorio stracciando con facilità imbarazzante il record di reti in Serie A saldamente nelle mani di Nordahl. L’ex attaccante blucerchiato viene utilizzato con il contagocce ed inizia ad incupirsi: prova però a sfruttare tutte le occasioni a propria disposizione e nell’estate del 2016 sono 9 reti e 3 assist in 982 minuti tra tutte le competizioni. La stagione in corso sembra essere quella del definitivo rilancio, a Pescara è sua la maglia da titolare, ma a inizio ripresa Sarri lo sostituisce con Milik al termine di una prestazione incolore. Sarà proprio l’ombra dell’attaccante polacco a travolgere definitivamente Manolo Gabbiadini: doppietta alla Dynamo Kiev superata in rimonta e stesso trattamento riservato al Milan poco dopo e le gerarchie sono rifatte in fretta fino all’infortunio che durante Polonia-Danimarca mette fuori combattimento il gigante ex Ajax. La diagnosi è impietosa e parla di rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro ed almeno 3 mesi di stop. Per Gabbiadini si aprono nuovi scenari, ma nel match immediatamente successivo contro la Roma non incide, travolto come tutti da una prestazione al di sotto delle aspettative dove alcune gravi disattenzioni individuali permettono alla compagine capitolina di espugnare il San Paolo. Pochi giorni dopo c’è il Besiktas, entra a partita in corso al posto di Insigne e realizza il rigore del momentaneo 2-2 prima che Aboubakar in posizione di fuorigioco regala un nuovo dispiacere ai fedelissimi dell’impianto di Fuorigrotta. Il nervosismo è latente, e si manifesta in campionato a Crotone. Ferrari, dopo un colpo alla schiena, entra praticamente sulla caviglia dell’attaccante partenopeo, che da terra scalcia il calciatore calabrese rimediando un rosso diretto. Si tratta della prima espulsione di Gabbiadini in tutta la carriera, senza considerare che dall’inizio della stagione 2016/17 non aveva mai visto neanche un cartellino giallo. Sarri è costretto a fare di necessità virtù, restando fedele al proprio modulo ma giocando con il “falso nueve” reinventando Dries Mertens come punta centrale con licenza di svariare su tutto il fronte d’attacco senza mai dare punti di riferimento alle difese avversarie.

Il folletto di Leuven inizia a segnare reti a grappoli, Gabbiadini non si sente più al centro del progetto e dà al manager Silvio Pagliari pieni poteri per guardarsi intorno e vagliare offerte ma soprattutto progetti interessanti provenienti esclusivamente dall’estero. L’avventura di Gabbiadini a Napoli è ormai virtualmente ai titoli di coda, ed è una separazione che duole a entrambe le parti visto che il presidente De Laurentiis rispedì al mittente un’offerta da 27 milioni proveniente dal Wolfsburg che in estate puntava forte sull’attaccante bergamasco come terminale degli schemi offensivi di Dieter Hecking. Il calcio però, da sempre scienza inesatta, sa essere imprevedibile e da quando Gabbiadini è ormai già proiettato verso altri lidi, inizia a giocare libero da qualsiasi tipo di pressione trovando la via del gol con impressionante continuità. 3 reti in 113 minuti e primo calciatore azzurro ad andare a segno in tutte le competizioni (Campionato, Champions League e Coppa Italia) mostrando grinta e cattiveria agonistica che non fanno altro che aumentare i rimpianti per tutto ciò che poteva essere e non è stato. Il momento positivo del classe ’91 permetterà alla bottega sempre cara del patron azzurro di non svendere, con un prezzo di mercato che si aggira in questo momento intorno ai 20 milioni. Manolo ha fatto sapere al proprio entourage che la metà preferita è quella d’oltremanica, e quindi scartati Wolfsburg e Schalke 04 si profila una corsa a tre tra West Bromwich, Leicester e Stoke City in rigoroso ordine. Il West Bromwich è al momento in pole, forte anche di una classifica che dopo i 2 successi consecutivi ottenuti contro Southampton e Hull vede la squadra di Tony Pulis occupare l’ottavo posto con l’obiettivo salvezza tranquilla già messo virtualmente in cascina. Segue a ruota il Leicester di Ranieri, che ha assoluta necessità di un bomber, visto che il pezzo più pregiato della batteria offensiva Jamie Vardy non riesce più a segnare continuità (solo 5 reti di cui 3 nel 4-2 contro il City), e la contemporanea assenza di Mahrez e Slimani impegnati in Gabon per la Coppa d’Africa. Le Foxes, pur avendo vinto il girone G di Champions League sul Porto ed attese agli ottavi di finale dal Siviglia, arrancano in campionato dove hanno raccolto soltanto 21 punti a +6 dalla zona retrocessione. Ultima squadra a piombare su Manolo Gabbiadini è  lo Stoke City guidato da Mark Hughes, voglioso di ringiovanire le proprie bocche da fuoco con un attaccante che sappia coniugare potenza e rapidità di esecuzione. La squadra naviga in acque tranquille, e nell’ultimo turno è tornato al successo regolando per 2-0 il Watford dopo un periodo critico in cui aveva raccolto soltanto 2 punti in 5 gare. Si preannuncia perciò un asta senza esclusione di colpi per un attaccante in grado di far compiere il salto di qualità alla squadra che riuscirà ad assicurarsene le prestazioni.     


giovedì 12 gennaio 2017 - 11:19 | © RIPRODUZIONE RISERVATA | data stampa: 20/04/2024