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Castellammare - Villa comunale, tensione in Commissione Urbanistica. L'opposizione: «Pretendiamo chiarezza sulla conclusione dei lavori»

I gruppi di opposizione con Vozza e Cimmino hanno preso spunto dalla determinazione n.115 del 22/12/2016 per attaccare la maggioranza del sindaco Pannullo. In questo documento sono esposti alcuni quesiti relativi alla realizzazione di alcune varianti al progetto iniziale di riqualificazione.

di Gennaro Esposito

I cittadini non aspettano altro che ricevere finalmente la villa comunale dopo anni di chiusura. I lavori proseguono, i risultati sono sotto gli occhi di tutti ma non si può dire che stia andando tutto per il meglio. Ci sono alcune problematiche burocratiche che rischiano di rallentare il tutto (mentre il 31 marzo si avvicina incredibilmente) che questa mattina hanno caratterizzato la riunione della Commissione Urbanistica. All’attacco, in particolare, i gruppi di opposizione con Vozza e Cimmino che prendendo spunto da una determinazione (n.115 del 22/12/2016) hanno attaccato la maggioranza del sindaco Pannullo. In questo famoso documento, in particolare, sono esposti alcuni quesiti relativi alla realizzazione di alcune varianti al progetto iniziale di riqualificazione. Queste varianti si soffermano in particolar modo sulla realizzazione di un sistema fognario in grado di accogliere le acque piovane e un nuovo impianto elettrico per la presenza sull’arenile, in futuro, di alcune attività commerciali. Questi lavori sono stati definiti “complementari” e allo stesso tempo il costo di tutto ciò (circa 250mila euro) è stato coperto prelevando alcuni fondi non utilizzati dalla manutenzione della scuola di Postiglione. Ed è così che Vozza e Cimmino attaccano: «La determinazione prodotta non è accettabile ed è illegittima in quanto i lavori non si possono definire imprevedibili relativamente al progetto di base in sé. Vale a dire che anche senza i lavori complementari il tutto si concluderebbe secondo il progetto approvato: l’intervento, pertanto, non può essere affatto considerato come “circostanza imprevista” ma opera a sé stante e, quindi, soggetta a gara secondo il nuovo codice dei contratti.

Allo stesso tempo i lavori non possono in alcun caso essere considerati imprevisti essendo stati inclusi, per stessa ammissione formalizzata del RUP, in un PT approvato in data 9 maggio 2016, quindi ben noti alla stazione appaltante; cosa più grave è che l’importo necessario all’esecuzione dei lavori viene attinto non più dalla “Devoluzione economie mutui certificati parte di €. 1.283.406,00 - Nota Uff. Tecn. prot.20386/2014” come indicato in PT bensì da “somma già stabilita al capitolo 2446/1 dal Piano Triennale OOPP 2016-2018 e non utilizzata per lavori alla scuola Postiglione”». Al termine delle fatiche consiliari di quest’oggi, il consigliere comunale Vozza ha così commentato l’accaduto: «Certezza e chiarezza sulla conclusione dei lavori in Villa Comunale è quanto ho chiesto oggi in Commissione Urbanistica. Per il nostro gruppo di opposizione è tempo di finirla con la stagione dei proclami: la città chiede certezze». La minaccia è forte: «Ove non si realizzasse con immediatezza, dopo il lavoro svolto in questa Commissione Consiliare, un ripensamento ovvero una precisazione esaustiva e conferente attestante la liceità di quanto operato, non può che configurarsi l’obbligo di deferimento della procedura all’ANAC ed al responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza».


mercoledì 11 gennaio 2017 - 18:01 | © RIPRODUZIONE RISERVATA | data stampa: 26/04/2024