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Cronaca

Pompei - Scavi, la Soprintendenza Archeologica punta ai 5 milioni di turisti

La città antica è il secondo sito archeologico più visitato in Europa. L'equipe di Osanna prepara già gli eventi estivi del 2017.

di Danilo De Gennaro

“A Pompei riapriremo altre domus. Si può puntare a 5 milioni di ingressi”. Non sono parole al vento. A dichiararlo è stato il Soprintendente Archeologico Massimo Osanna attraverso la stampa locale e che, in questo 2017, punta i suoi obiettivi. E lo fa in grande. Nuove domus a breve saranno riaperte e si punta ai 5 milioni di ingressi. Il record del 2016, con gli oltre 3 milioni e 200 mila di turisti (circa 300 mila unità in più rispetto al record del 2015), non bastano. Non si accontenta la Soprintendenza Archeologica. Sono state già predisposte le prime mostre all’interno del sito archeologico attraversato ogni giorno dal mondo intero. Sono già due le nuove mostre in progetto agli scavi nel 2017. “Pompei e la Grecia. Un piccolo Mediterraneo” (11 aprile- 27 novembre 2017), la prima. La mostra racconta le storie di una Pompei insolitamente e inaspettatamente greca a partire dagli oggetti – divisi per piccoli gruppi e in sette sezioni tematiche – e dalla loro grammatica: ceramiche, ornamenti ed armi, elementi dal sistema architettonico, sculture provenienti da Pompei, Metaponto, Poseidonia, Cuma, Capua, Gela. Le opere provengono da Pompei e dai principali musei nazionali ed europei; reperti che spesso per la prima volta tornano in Italia. La seconda mostra, invece, è “Pompei e la Grecia. La metamorfosi di un mito  giugno-ottobre 2017”, che esplora la tensione tra alterità ed identità che caratterizza un preciso gruppo di racconti mitologici, i miti di trasformazione o ‘metamorfosi’. Nel percorso espositivo ogni gruppo di opere è affiancato ad un ‘riassunto’ del mito, basato sulle fonti letterarie e iconografiche antiche e moderne, volto a metterne in luce evoluzione, modifiche, ampliamenti La ricca selezione di oggetti comprende, oltre a numerose pitture parietali di soggetto mitologico, pannelli a mosaico, arredi in marmo e in bronzo, gemme e oggetti d’oreficeria, utensili in bronzo ed altri metalli.

Per ciascun mito inoltre viene proposta una piccola selezione di opere di periodi più recenti. Ma, tornando alle statistiche, continuano a far sognare gli ultimi dati nazionali. I musei italiani sono tra i più visitati in Europa, e tra questi il sito archeologico di Pompei si trova al secondo posto. Dunque, Pompei e i suoi luoghi della cultura sono diventati «maglia gialla» in un tour culturale «virtuale» di respiro nazionale ed europeo. A questo sembra che ci crede anche il neo premiere Paolo Gentiloni che, nella sua visita ufficiale al sito, ha parlato proprio di necessità di incrementare e migliorare i servizi turistici della città degli scavi, perché si può puntare molto più in alto favorendo uno sviluppo notevole sia economico che culturale. Parole che hanno, evidentemente incoraggiato il Soprintendente Massimo Osanna e la sua equipe che stanno già studiando tutte le iniziative da mettere in capo nella prossima stagione estiva. Sono stati, infatti, sempre i mesi estivi a far registrare il picco massimo di presenze. Infatti è stato così anche nel 2016 che ha contato, da Maggio ad Ottobre, circa 2 milioni di turisti che hanno varcato la porta della città antica.


lunedì 9 gennaio 2017 - 11:16 | © RIPRODUZIONE RISERVATA | data stampa: 19/04/2024