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Cronaca

Castellammare - Estorsioni anche alla famiglia di Quagliarella

Le dichiarazioni di Alfonso Loreto rese ai magistrati della Direzione Distrettuale Antimafia stanno portando alla luce nuove verità.

Secondo le forze dell'ordine potrebbe essere stato tra i fautori dell'alleanza tra clan sull'asse Scafati - Castellammare. Un patto che oggi è svanito.  Le dichiarazioni di Alfonso Loreto rese ai magistrati della Direzione Distrettuale Antimafia stanno portando alla luce nuove verità, anche su un'alleanza che "oggi non c'è più perché i Cesarano si sono spaccati — ha riferito il pentito - Io ero l'uomo di fiducia di Nicola Esposito o 'mostro. Abbiamo fatto estorsioni insieme, preso accordi, progettato omicidi che non si sono avverati perché mi hanno arrestato prima".

"Avevo il via libera dal clan Cesarano per fare estorsioni ovunque - prosegue - dall'area vesuviana a Castellammare, fino a Scafati". Tra gli episodi estorsivi raccontati agli inquirenti c'è quello alla ditta che stava ristrutturando un edificio di proprietà della famiglia di Fabio Quagliarella, attaccante della Sampdoria residente a Castellammare, al rione Annunziatella. "Con Nicola o 'mostro abbiamo fatto un 'estorsione al titolare della ditta di Sant'Antonio Abate - ha riferito Loreto - che tra l'altro era anche amico di Gennaro Ridosso (tra i vertici del clan).

Stava ristrutturando una grossa villa acquistata da un familiare di Quagliarella. Venne da me un amico e mi disse: "Alfò, chist sta fravcann a Santa Maria la Carità. E ' amico vostro però neanche si è fatto presente. Dopo qualche giorno l'impreditore si presentò con un suo socio all'epoca, un certo "capuzzella". Li portammo in un edificio di Castellammare e gli cercammo 5mila euro ".

Dopo l'arresto di o'mostro, i contatti dei Ridosso-Loreto e i Cesarano vengono tenuti vivi da Luigi Di Martino (alias o'profeta, di Castellammare), destinatario il mese scorso di una misura cautelare per estorsione. Secondo gli inquirenti, i Ridosso - Loreto e i Cesarano avevano preso di mira la Sala Bingo di Pompei (gestita dai fratelli Moxedano), con richieste estorsive proseguite per anni. Fino a quando l'attività delle forze dell'ordine non ha smascherato il tutto.


domenica 8 gennaio 2017 - 10:24 | © RIPRODUZIONE RISERVATA | data stampa: 02/05/2024