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Cronaca

Pompei - Fitto: tra un mese fondi e progetti per gli Scavi

L’UE: pronti a velocizzare le procedure per i finanziamenti. Bondi: si investe poco in cultura.

di Andrea Acampa

Si difende il ministro della Cultura, Sandro Bondi (nella foto) all’indomani della “querelle” sugli Scavi con la commissione dell’Ue. «È verissimo - dice - che l’Italia spende meno degli altri paesi europei, e questo è uno scandalo. Ma è una responsabilità delle classi dirigenti del paese che hanno sottovalutato il ruolo che la cultura può avere». Secondo l’analisi del ministro dal 2002 ad oggi c’erano nelle casse di Pompei circa 50 milioni di euro da poter spendere, mentre i soli biglietti rendono 22 milioni di euro all’anno. Intanto, il ministro per gli Affari Regionali e la coesione territoriale, Raffaele Fitto assicura: «L’esecutivo avanzerà le proposte relative a Pompei entro il prossimo mese di febbraio, dopo aver verificato con le Regioni lo stato di attuazione dei programmi. In tal modo raccogliendo l’invito del commissario europeo alle politiche regionali, Johannes Hahn». Poi, da parte del ministero arriva l’ulteriore precisazione: «La possibilità di intervenire concretamente sul patrimonio archeologico nazionale ed in particolare su Pompei, come ricordato anche oggi dal ministro Bondi nel corso del suo intervento alla Camera, è frutto dell’azione di razionalizzazione e riprogrammazione delle risorse destinate al Mezzogiorno avviata a luglio dello scorso anno dal Governo». Da parte della Commissione Ue c’è la disponibilità nel velocizzare tutte le procedure affinché i fondi europei possano essere utilizzati per gli interventi sul patrimonio archeologico italiano, ma spetta all’Italia presentare delle proposte.

Questo è quanto ribadito, in sintesi, da Tom van Lierop, portavoce del commissario per gli affari regionali Johannes Hahn. Tra i progetti possono essere inseriti interventi per il restauro o il mantenimento del patrimonio archeologico italiano. Nelle prossime settimane, le autorità italiane potranno approfondire con gli esperti comunitari come muoversi per sfruttare questa opportunità. «Ci aspettiamo dei risultati entro aprile», ha aggiunto il portavoce. Sull’ammontare dei fondi europei che potrebbero essere destinati ai beni archeologici italiani, van Lierop non si è pronunciato limitandosi ricordare che i fondi regionali destinati all’Italia sono pari a circa un miliardo di euro, di cui parte già utilizzata. In questo quadro, in base alle regole comunitarie, al di sotto della soglia dei 50 milioni di euro le autorità nazionali godono di un’ampia autonomia, mentre oltre questo limite devono essere concordati con i servizi Ue. Si dice «soddisfatta dell’intervento di Hahn» la consigliera regionale della Campania e componente dell’Ufficio di Presidenza, Bianca D’Angelo che poi aggiunge: «Adesso è la Regione che deve fare la sua parte e spero che ciò avvenga al più presto».


venerdì 28 gennaio 2011 - 9.37 | © RIPRODUZIONE RISERVATA | data stampa: 16/04/2024