Entra finalmente nel vivo il massimo campionato di volley femminile, con la Volalto 2.0 Caserta come unica realtà campana (e del centro-sud) a dar battaglia nella lega più competitiva al mondo come dimostra l’ultima finale di Champions League che ha visto Conegliano e Novare lottare per il gradino più alto del podio.
L’esordio in quel di Brescia ha lasciato un po’ di amaro in bocca. Le dragonesse, pur senza Gray e Cruz rientrate soltanto all’inizio di questa settimana a seguito degli impegni al campionato Norceca con le rispettive nazionali, hanno giocato per larghissimi tratti ad armi pari contro Mingardi e compagne. Guidate da Simon (16), Poll (14), Holzer (13) e Alhassan (12), le rosanero hanno pareggiato il conto dei set sul 28-26 e poi sprecato un vantaggio di +3 nel terzo parziale (20-17) che avrebbe potuto cambiare definitivamente l’inerzia della gara.
Il roster guidato da Giuseppe Cuccarini ha dimostrato di essere molto solido, ed il Palavignola si prepara per agghindarsi a festa in vista dello storico debutto in A1 ospitando una squadra molto ostica come Il Bisonte Firenze, che ha già messo 2 punti pesanti in cascina dopo aver ribaltato il pronostico superato in rimonta Busto Arsizio grazie ad una scatenata Santana negli ultimi 2 parziali.
Tra le fila della squadra toscana c’è Sara Alberti, centrale classe ’93 al terzo anno di militanza nel club caro al patron Wanny Di Filippo. La scorsa stagione è stata per lei ricca di grandi soddisfazioni: 205 punti complessivi (media 7,6 a partita) con un best-score di 14 punti messo a segno proprio contro Busto alla 6° giornata del girone di ritorno. Una stagione resa indimenticabile dalla convocazione in maglia azzurra per la Nations League agli ordini del coach Davide Mazzanti. Esordio bagnato con 8 punti di pregevole fattura nel 2-3 con cui le azzurre hanno espugnato Epole.
Sara Alberti racconta sogni e aspettative per la stagione in corso, ricordando con gioia il periodo trascorso insieme alla palleggiatrice casertana Ludovica Dalia, quando insieme conquistarono la promozione in A1 nel 2014 con Montichiari.
Partiamo dalla scorsa stagione: un campionato chiuso in crescendo, a 1 solo punto dalla clamorosa eliminazione dei campioni d’Europa ai quarti play-off. Come premio, la convocazione per la tua prima Nations League e l’esordio in Polonia. Te l’aspettavi e quali le tue prime sensazioni?
“Devo dire che l’anno scorso è stato splendido. Nonostante fossimo partite un po’ zoppicando, siamo venute fuori alla distanza fino a raggiungere i play-off dove è mancato davvero un soffio per eliminare Novara. La ciliegina sulla torta è stata la convocazione in Nazionale, che per me è sempre motivo di grande orgoglio. Onestamente non mi aspettavo di far parte del gruppo azzurro perché in Italia ci sono tantissime centrali di grande livello. Anche in questa stagione puntiamo a dare il meglio di noi stesse per raggiungere traguardi importanti”.
Rompere il ghiaccio è sempre complicato: nonostante Dijkema fosse rientrata soltanto nell’ultima settimana, è bastato pochissimo per ritrovare l’intesa con il gruppo storico ed oliare i meccanismi con i nuovi innesti. Si può dire che la rimonta contro Busto è giunta grazie all’ordine e alla compattezza, come si evince dal crescere del muro-difesa e della ricezione?
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“La preparazione della gara è stata inevitabilmente molto complicata, perché Laura Dijkema si è unita al gruppo soltanto martedì scorso, con l’ostica sfida casalinga contro Busto in programma soltanto 5 giorni più tardi. Siamo entrate perciò in campo con la testa libera, senza pressioni, con la voglia di lottare su ogni pallone ed accettando qualsiasi verdetto sarebbe giunto dal campo. Dopo aver vinto il primo set, abbiamo subito il ritorno delle nostre avversarie che si sono riorganizzate dal punto di vista difensivo e con caparbietà si sono aggiudicate i successivi due parziali. L’inerzia della gara è poi nuovamente cambiata a partire dal quarto set: abbiamo ragionato di più sui nostri errori, pazientando anche quando qualche palla non veniva su perfetta, e poi con la crescita del muro-difesa siamo riusciti a piazzare la zampata per portare a casa 2 punti molto importanti”.
Domenica c’è la sfida contro Caserta: ritroverai Dalia con cui hai condiviso due stagioni a Montichiari vincendo il campionato di A2 e raggiungendo l’anno successivo i quarti play-off. Qual è il ricordo più bello, e c’è un aneddoto che puoi raccontare?
“Non c’è un ricordo in particolare, ma porto dentro di me con gioia tutto quel periodo, forse perché si tratta dei primi anni in cui iniziavo ad affacciarmi in Serie A. C’era un gran bel gruppo, partimmo subito fortissimo e l’unico rammarico resta la finale di Coppa Italia persa al tie-break contro Il Bisonte. È stato un anno fantastico, con un gruppo unito e coeso all’interno del quale sono cresciuta tantissimo. Arrivai a Montichiari che ero molto giovane mentre Ludovica Dalia era un’atleta già affermata, ma devo dire che ci siamo subito trovate molto bene”.
Cosa temi in maniera particolare del roster casertano?
“A partire da oggi iniziamo a vedere qualche video relativo alla squadra campana. Sappiamo di affrontare una squadra esperta con un’età media più alta rispetto alla nostra, ma daremo tutto per disputare un match di buon livello e poi al fischio finale tireremo le somme”.
Hai giocato l’ultima volta in Campania 5 anni fa, vincendo 1-3 contro Aversa. Quanto l’euforia di un ambiente carico per lo storico, primo campionato in A1 può annullare il gap dovuto ad un roster al completo soltanto da pochi giorni con l’arrivo delle ultime nazionali?
“Sicuramente giocare in un palazzetto che immagino gremito non sarà facile. Il tifo sarà caldo e l’ambiente potrà sicuramente trascinare Caserta soprattutto contro una squadra ancora inesperta come la nostra. Dovremo chiuderci in noi stesse, isolarci dall’atmosfera passionale del Palavignola e giocare la nostra gara”.
2 quarti play-off e 2 quarti di coppa italia nelle ultime 2 stagioni. Qual è l’obiettivo per quest’anno? Provare ad alzare l’asticella?
“Ogni anno l’obiettivo è sempre quello di migliorarsi. Abbiamo una squadra molto giovane per cui inizialmente faremo un po’ più di fatica rispetto alle ultime stagioni, ma mi auguro di vivere una stagione produttiva per la mia crescita personale e per quella dell’intera squadra”.