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Vico Equense - Riconversione ex hotel Cristallo, il progetto in Commissione Edilizia

Appartamenti privati con 50 box sotterranei sfruttando il nuovo ''piano casa''. Zona soggetta a vincolo paesaggistico, consiglieri contro l'Ufficio tecnico aspettando l'ok della Soprintendenza.

di Francesco Pascuzzo


   Vico Equense. Il rudere dell'ex hotel Cristallo

Riesplode a Vico Equense il caso dell'ex hotel Cristallo, l'edificio abbandonato vicino alla Villetta Paradiso. Rischia di rivelarsi molto più complesso di quanto appena diffuso dai media il progetto di riconversione varato dall'Ufficio Tecnico comunale che approderà presto al vaglio della Commissione Edilizia. Si parla di cambio di destinazione d'uso dell'immobile, ceduto a suo tempo al Comune di Vico dalla Regione Campania. Dapprima un albergo - hotel Cristallo appunto - poi adibito ad Ospedale De Luca e Rossano, per anni e anni l'edificio è stato abbandonato a se stesso in preda a vandali e tossici. Una struttura totalmente devastata da anni di incuria e degrado, lungo le scalette della via del mare ed in zona panoramica con vista sulla marina di Equa.
Oggi arriva la notizia della sua probabile riconversione ad abitazione privata, con un progetto dell'Utc competente che potrebbe provvederne al recupero con il cambio di destinazione d'uso e la costruzione di appartamenti dotati di circa 50 box interrati su due piani. Il tutto sfruttando la vigente legge regionale sul "piano casa" ma in contrasto con il PUT (Piano Urbanistico Territoriale) e con il vincolo paesaggistico posto a tutela dell'area in quest

ione. Perplessità fra i consiglieri comunali, di opposizione soprattutto. L'edificio, ubicato in posizione dominante sul costone che dal centro cittadino di Vico Equense discende verso la costa, è al momento un rudere cinto da muri in cemento e reti che ne hanno interdetto l'accesso alla zona (foto). La vicinanza del belvedere chiamato Villetta Paradiso è indice del profondo valore paesaggistico di cui l'intera area gode. Un punto sul quale difficilmente arriverà l'ok della Commissione edilizia e paesaggio in Comune ma, soprattutto, sul quale è d'obbligo attendere il parere vincolante della Soprintendenza regionale. Un intervento urbanistico delicato e comportante investimenti di rilievo, vista la particolare posizione della costruzione non conforme alle vigenti norme sul paesaggio. Si attende nelle prossime settimane una decisione in merito alla vicenda, a pochi giorni dall'ufficializzazione della Centrale unica di committenza per i lavori pubblici che vedrà Vico e Meta comuni consorziati nelle future gare d'appalto secondo la legge 89/2014. 
 
 
 
 
 
 
 
 
 


mercoledì 21 gennaio 2015 - 21:23 | © RIPRODUZIONE RISERVATA

 



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