Gli affari con i D'Alessandro a Castellammare e i guadagni che arrivavano dai Monti Lattari non bastavano. I Di Martino volevano di più, puntavano alla penisola sorrentina tanto da riuscire a creare una vera e propria piazza di spaccio fra Vico Equense e Sorrento. Tutto grazie a Fabio Di Martino, figlio di Leonardo capoclan, e Mario Molinari, suo zio e fratello di Annamaria Molinari, anche lei in carcere. La Procura di Torre Annunziata ha ricostruito oltre cento episodi che inchioderebbero i due membri del clan che al momento sono rinchiusi in carcere in attesa del Riesame. In tutto sono finite in cella 14 persone, 3 sono invece agli arresti domiciliari. L'operazione Terre delle Sirene conta 27 indagati fra i quai minorenni e insospettabili. Dall'informativa dei carabinieri emerge anche un retroscena inquietante: i pusher volevano preparare un attentato contro un poliziotto in servizio a Sorrento.
Fabio Di Martino difficilmente si recava in penisola sorrentina, preferiva coordinare le operazioni da Gragnano, frazione di Iuvani dove vive con la sua famiglia. A Vico Equense c'era Mario Molinari che consegnava di persona la marijuana ai pusher che poi la rivendevano fra le zone della movida costiera. Un business da migliaia di euro l'anno e che incrementava le casse del temuto c
lan dei Monti Lattari. Se Fabio Di Martino controllava la penisola, suo fratello Antonio, al momento latitante dopo gli arresti dell'inchiesta Olimpo, si occupava di Gragnano e Castellammare. Entrambi portavano avanti gli affari di famiglia. La cosca, sempre dedita alla coltivazione di marijuana e alla successiva vendita nelle piazze di spaccio, riusciva così ad avere il monopolio su un territorio estremamente vasto.
Il tutto è stato possibile grazie ad una serie di fiancheggiatori e affiliati. Fra di loro anche minorenni, alcuni dei quali coinvolti nei raid punitivi, e ragazze insospettabili che praticamente si occupavano del trasporto della marijuana da una parte all'altra della penisola. Gli investigatori, dopo aver controllato per mesi i telefoni degli indagati e dopo aver ascoltato centinaia di telefonate, hanno chiuso il cerchio lo scorso lunedì dando vita ad una maxi operazione che di fatto ha smantellato interamente la piazza di spaccio sorrentina e infliggendo un duro colpo al clan Di Martino. L'arresto di Leonardo e della moglie Annamaria Molinari negli anni scorsi, quello del figlio Fabio pochi giorni fa e tenendo conto della latitanza di Antonio, gli equilibri del clan potrebbero saltare a causa del vuoto di potere che si è venuto a creare.