Sapete cos'è l'amore per un fratello? E' un legame indissolubile che dura una vita intera. Va oltre la distanza, il tempo, il silenzio e unisce due anime che si toccano senza confondersi come le dita della mano. Lo sanno bene le sorelle Contessa, che nonostante la differenza d'età e i chilometri che le separano dal loro fratello minore Sergio, continuano ad essere un punto di riferimento nella vita del difensore gialloblù. Perché se da bambini, una sorella può essere una compagna di giochi, da adolescenti è una consigliera che non s'annoia mai di ascoltare e di aiutare l'altro nei momenti della crescita. Sono proprio loro le protagoniste del nuovo appuntamento con la rubrica "Vespa...for love". Chi meglio di Valeria e Valentina, può raccontarci i lati inediti e qualche aneddoto della vita privata del terzino classe 90'? Tutti conoscono Sergio Contessa nelle vesti di calciatore. Premiato come miglior acquisto di quest'anno della Juve Stabia, il difensore nativo di Erchie, ha dimostrato subito di essere un elemento valido, ricevendo attestati di stima da molti addetti ai lavori. Una vera spina nel fianco per gli avversari, veloce ed imprevedibile. Un fulmine sulla corsia sinistra, capace di difendere alla perfezione ma di saper anche pungere al momento opportuno, segnando un gol nella trasferta di Martina Franca e fornendo ogni volta suggerimenti interessanti ai compagni. In pochi, però, conoscono il ragazzo al di fuori del campo di calcio. A raccontarcelo sono le sue sorelle maggiori, donne piene di vita, forti, tenaci e con sani principi. Valeria ha 36 anni, casalinga e mamma a tempo pieno di tre splendidi bambini: Marta 12 anni, Giulio 10 e Davide 18 mesi, ma in passato ha aiutato anche il marito a gestire l'azienda di autonoleggio, lavorando come autista. Valentina, invece ha 34 anni, è un'insegnante abilitata in lingua inglese che esercita come supplente in vari istituti primari e superiori. La sua vita gira intorno alla sua famiglia, ai suoi nipoti e principalmente ai suoi studenti, coltivando il sogno di avere un giorno una cattedra tutta per sé.
Che tipo di rapporto avete con Sergio?
Valeria: "Con Sergio ho un rapporto bellissimo, che va oltre il legame di sangue. Per me è come se fosse il mio primogenito. Quando lui è nato io avevo 12 anni e Valentina 10, eravamo già grandicelle e così abbiamo seguito con gioia ed entusiasmo le sue varie tappe, aiutandolo a crescere sano e forte, invogliandolo ed incoraggiandolo sempre ad inseguire i propri sogni proprio come due mammine premurose nei confronti del loro figlioletto. Questa sorta di affetto materno è rimasto intatto nel corso degli anni e tuttora sono sempre pronta a consigliarlo per qualsiasi cosa".
Valentina: "Il mio rapporto con Sergio si è consolidato negli ultimi anni perché durante la sua adolescenza io ero a Lecce impegnata con gli studi universitari e lui era sempre fuori casa per inseguire il suo sogno di diventare un calciatore professionista, per cui erano pochi i momenti per stare insieme. Poi tutto è cambiato quando, terminata l'università, sono rientrata a casa. Mio fratello ormai era cresciuto, quindi tra noi era più forte l'esigenza di confrontarci e di raccontarci tutto ciò che ci capitava, come due ottimi amici. Tanto è vero che oggi non sento più la differenza d'età, perché ora è un ragazzo maturo e responsabile, che stimo molto per il suo vissuto. Sicuramente non è stato semplice per lui vivere lontano da casa e badare a sé stesso s
enza il calore della famiglia. Però nonostante tutto è riuscito a studiare, ottenendo ottimi risultati in campo e fuori, di questo non posso che esserne fiera ed orgogliosa. Per me è un ragazzo d'oro e spesso e volentieri a scuola lo propongo come modello da seguire per tutti gli studenti che amano lo sport. Perché Sergio è stato capace di conciliare lo studio con il calcio, dando prova che questo binomio non è irraggiungibile".
Chi tra voi due si avvicina di più al suo carattere?
Valeria: "Per certi aspetti il mio carattere è più simile a quello di Sergio, perché Valentina, a differenza mia, è più determinata, seriosa, riflessiva, pignola su tante cose. Mentre io affronto la vita in modo più leggero, senza crearmi troppi grattacapi. Ed anche lui è fatto così. Sergio è un ragazzo socievole, allegro, affettuoso, solare, non è per nulla fiscale nelle sue cose. La caratteristica che lo rende speciale è questo suo modo continuo di dimostrare affetto in maniera smisurata. Perché se prima eravamo noi a preoccuparci per lui ora è il contrario. E' stato proprio lui ad insegnarci da adulte a manifestare più spesso il nostro amore con baci, abbracci e carezze. L'unica nota stonata del suo carattere è quella di essere un po' nervosetto. Quando perde la calma non ce n'è per nessuno. A volte non ti da' nemmeno il tempo di capire dove hai sbagliato, perde completamente le staffe. Però, dopo un po'gli passa tutto, non è un tipo che riserva rancore, anzi subito si avvicina e ritorna ad essere il coccolone di sempre".
Valentina: "Forse più Valeria perché loro sono molto più allegri e aperti, mentre io sono più riservata e meticolosa. Però mi tocca ammettere che io e Sergio abbiamo un difetto in comune: siamo entrambi molto suscettibili e permalosi, scattiamo facilmente, lo so perché mi rivedo spesso nelle sue reazioni. Sergio è un ragazzo molto istintivo, ma poi ritorna sempre sui suoi passi".
Che ricordo avete della vostra infanzia?
Valeria: "Ogni volta che penso al passato, mi balza in mente un episodio molto divertente, che spesso e volentieri si ripete nel corso degli anni. Siccome io e mia sorella abbiamo solo due anni di differenza, siamo cresciute insieme passo dopo passo e tra di noi c'è sempre stato un rapporto di complicità e di confidenza. Oggi come allora ci capita spesso di confidarci da sole in gran segreto e questa cosa non gli è mai andata giù. Ricordo che un giorno, Sergio era piccolo aveva quasi tre anni, ci beccò in camera a chiacchierare senza averlo interpellato e così per dispetto entrò tutto sparato, ci guardò negli occhi con uno sguardo minaccioso e ci fece un gestaccio e scappo via di corsa. Questa vicenda è rimasta indelebile nel tempo, infatti appena io e Valentina iniziamo a confabulare in un angolino da sole, senza coinvolgerlo nel discorso, ripete la stessa scenetta".
Valentina: " Ho ricordi vaghi della nostra infanzia, non ho un'immagine nitida, perché sono una persona che in generale rammenta poche cose. Quando Sergio è nato, io ero ancora una bambina e lo consideravo come un giocattolo. Mi divertivo tanto a trascorrere le giornate con lui e Valeria. Era uno spasso giocare tutti e tre insieme".