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Verso Milan-Napoli | In esclusiva le parole di Ivan Filannino, collega di Estenews «Intensità e concentrazione per tutti i 90 minuti: così il Milan potrà ottenere un buon risultato»

«Insigne ha le caratteristiche giuste per far male al Milan, ma occhio anche a Mertens che cerca il suo primo gol contro i rossoneri»

di Giovanni Minieri


   Foto da web

Dopo l’emozionante successo in rimonta contro il Chievo, il Napoli scende in campo per un grande classico del calcio italiano. Gli azzurri saranno infatti di scena per la 79° volta alla Scala del calcio contro il Milan, con la bilancia che se per quanto riguarda il computo complessivo pende dalla parte dei rossoneri, dice invece tutt’altro considerando i più recenti scontri diretti disputati a San Siro. L’ultima sconfitta partenopea risale infatti al dicembre 2014, poi un roboante successo per 0-4 (doppio Insigne, Allan ed un’autorete di Ely) ed un 1-2 nella scorsa stagione dove Kucka riuscì a rendere meno amara una serata in cui Insigne e Callejon avevano già portato la squadra di Sarri sul doppio vantaggio dopo appena 9 minuti di gioco. La gara si preannuncia molto emozionante, anche perché Napoli e Milan hanno ancora obiettivi importanti da inseguire. I campani sono in piena lotta Scudetto, a -4 dalla Juventus che affronteranno domenica 22 in una sfida accesissima dopo le tantissime polemiche che hanno riguardato gli ultimi confronti con i bianconeri. La squadra di Gattuso, reduce da appena 2 punti nelle ultime 3 gare, deve difendere a tutti i costi l’ultimo posto disponibile per la zona Europa League dall’assalto di Fiorentina, Atalanta e Sampdoria.
Per analizzare i temi più importanti di Milan-Napoli, è intervenuto in esclusiva ai nostri microfoni Ivan Filannino, collega della testata Estenews, che segue da vicino le sorti della squadra rossonera anche attraverso la trasmissione tv Zona Milan.

Montella ha lasciato un Milan a -7 dalla zona Europa League dopo 14 giornate di campionato. Squadra rinata con Gattuso: rincorso addirittura il sogno Champions, ed in questo momento sono 2 i punti di vantaggio sulla Fiorentina per tornare a calcare nuovamente i campi europei. Quali i segreti di un allenatore arrivato tra qualche mugugno, ed ora fresco di rinnovo contrattuale fino al 2021?

"Senza dubbio Gattuso è stato fondamentale nella ripresa del Milan che ora sta vivendo un campionato per lo meno accettabile. Il merito principale è stato quello di aver trovato il modulo e i suoi 11 titolari al contrario di Montella che nella prima parte di campionato non ha praticamente mai schierato per due volte la stessa formazione. Il Milan però non deve abbassare la guardia perché la Fiorentina è in grande forma e staccata solo di due punti, l'Atalanta e la Sampdoria sono dietro di 4, basta un attimo per ritrovarsi fuori dall'Europa ricordando che le ultime due giornate di campionato il Milan le giocherà proprio contro Atalanta e Fiorentina. Poi nella prossima stagione sarà interessante vedere come si comporterà Gattuso potendo fare la preparazione estiva, certo molto dipenderà dalla rosa che la società gli metterà a disposizione".

I risultati arrivano più facilmente quando si blinda la propria porta. Con 9 reti (di cui però ben 6 nelle ultime gare) il Milan rappresenta la 4° difesa del girone di ritorno, dietro soltanto a Juventus, Napoli e Inter. Quanto è stato importante “recuperare” Bonucci e come Gattuso è riuscito a tuo parere a trovare una solidità così spiccata?

"Bonucci era arrivato con troppi proclami e troppe aspettative. La sua frase sullo spostare gli equilibri gli si stava ritorcendo contro, ma gli equilibri li spostano Messi e Cristiano Ronaldo, non un difensore centrale. Anche per Bonucci era necessario un periodo di ambientamento in una difesa completamente diversa da quella della Juventus, nel girone di ritorno le sue prestazioni sono migliorate così come tutta la fase difensiva del Milan. Gattuso sotto questo aspetto ha fatto un ottimo lavoro nel momento di massima forma rossonera vedevamo Suso e Calhanoglu aiutare i terzini così come Romagnoli e Bonucci spingersi nell'area avversaria".

Tanti milioni investiti su Kalinic ed Andrè Silva, per poi ritrovarti il bomber in casa con Cutrone top-scorer stagionale a quota 15. Se l’erede di Cristiano Ronaldo ha pagato qualche problema di adattamento al campionato italiano, come ti spieghi l’involuzione di Kalinic? Questione di fame, che invece contraddistingue proprio Cutrone?

"Kalinic è stata la più grande delusione del mercato estivo, il suo arrivo già da subito non ha entusiasmato la piazza e lui ha fatto ben poco per far cambiare idea ai tifosi. Da quanta pressione aveva fatto sulla Fiorentina per venire a Milano ci si aspettava sicuramente di più, forse pensava di essere titolare quasi inamovibile, ma l'esplosione di Cutrone ha cambiato le gerarchie. Mentre Andrè Silva si è sempre fatto trovare pronto quando chiamato in causa, Kalinic &egrav

e; sembrato aver perso gli stimoli e la voglia. Speriamo che l'importante gol contro il Sassuolo gli sia servito a livello psicologico per questo finale di stagione".

Il Milan non perde in casa dal 23 dicembre 2017 (Milan-Atalanta 0-2): da allora una striscia positiva aperta di 4 vittorie e 2 pareggi. Che strategia servirà per fermare il Napoli che non esce sconfitto da San Siro dal 2014, 2-0 firmato Menez e Bonaventura?

"Negli ultimi anni il Napoli è stata la squadra che più di tutte ha fatto soffrire il Milan, probabilmente anche più della Juventus. Dopo la vittoria del 2014 ci sono state 5 vittorie dei partenopei e un pareggio, alcuni di questi successi netti sia sul piano del gioco che sul piano del risultato. Per riuscire ad ottenere un buon risultato il Milan dovrà mantenere l'intensità e la concentrazione per tutti i 90 minuti".

Che partita di aspetti domenica a Milano? È Insigne l’uomo più temuto avendo segnato 3 reti nelle ultime 2 sfide a San Siro?

"Mi aspetto una partita con tante occasioni da rete. Domenica si affrontano due squadre che non sono al top della forma, entrambe pesantemente scottate dal Sassuolo che ha reso più difficile la corsa scudetto del Napoli e messo fine ai sogni Champions del Milan. Insigne ha le caratteristiche giuste per far male al Milan, ma occhio anche a Mertens che cerca il suo primo gol contro i rossoneri. Il Napoli, invece, dovrà stare attento a Suso che ha sempre fatto ottime prestazioni contro i partenopei e da quel che si dice piace molto sia a Sarri che a De Laurentiis. L'emergenza in difesa del Milan sarà sicuramente un grande vantaggio per il Napoli".

Dopo il ko contro la Roma si era visto un Napoli un po’ più spento: solo 2 reti segnate in 3 gare prima della rimonta tra i minuti 89 e 93 contro il Chievo. Il modo in cui è maturata la vittoria potrebbe aver dato ulteriore benzina a una squadra in piena lotta per lo Scudetto a una settimana dallo scontro diretto a Torino?

"In questo momento la motivazione deve essere la spinta in più per il Napoli per riuscire a superare l'inevitabile stanchezza dopo una stagione così ricca di impegni. Credo che solo vincendo a San Siro gli uomini di Sarri potranno continuare a inseguire il sogno scudetto. Il Napoli deve arrivare alla scontro diretto allo Stadium con non più di 4 punti di distacco".

Domenica sarà la prima sfida tra Sarri e Gattuso: due tecnici sanguigni con diversi punti in comune. Su tutti, entrambi sono stati “accusati” di spremere troppo i titolarissimi rispetto alle seconde linee in una stagione che ha visto il Milan giocare finora 49 gare ufficiali contro le 43 del Napoli. Più fiducia nel gruppo, o in alcuni casi rincalzi non adeguati a mantenere un livello top?

"In Italia solo la Juventus è in grado di schierare due squadre titolari, le altre devono adattarsi con i rincalzi che hanno a disposizione. Sarri avrebbe avuto bisogno di qualche buon rinforzo in inverno considerando anche i gravi infortuni che avevano colpito giocatori come Milik e Ghoulam. Anche Gattuso quando si volta e guarda la panchina non trova giocatori in grado di entrare e cambiare volto alla partita. In ogni caso lo spogliatoio rossonero sembra molto legato al proprio allenatore: lo vediamo durante gli allenamenti come Gattuso è sempre in mezzo al gruppo a lavorare da vicino coi giocatori e facendo sentire tutti importanti, anche quelli che giocano meno".

Come cambierà la formazione di Gattuso, che sarà privo di Bonucci e Romagnoli? Quali i principali ballottaggi in vista della gara di domani?

"La formazione di Gattuso è praticamente obbligata visto che gli unici centrali disponibili sono Musacchio e Zapata. Gustavo Gomez quest'anno non lo abbiamo mai visto e non sembra nemmeno il caso di spostare Rodriguez al centro della difesa come ha provato a fare Montella ad inizio campionato. L'unico ballottaggio è in attacco dove Silva, Kalinic e Cutrone si contenderanno il posto al centro del tridente".

Si preannuncia una grande cornice di pubblico a San Siro, con pochissimi biglietti ancora disponibili. La città ha risposto in massa ad un appuntamento sempre di grande fascino contro il Napoli.

"Stadio esaurito grazie anche ai tanti tifosi napoletani che vivono a Milano e in Lombardia e che non perdono mai l'occasione di seguire la loro squadra quando si sposta in trasferta al nord. In questa stagione comunque il pubblico rossonero ha ritrovato un po' di entusiasmo mantenendo una buona media di pubblico anche in partite di seconda fascia, ad esempio l'ultima gara con il Sassuolo ha visto sugli spalti 43mila tifosi".


venerdì 13 aprile 2018 - 21:17 | © RIPRODUZIONE RISERVATA

 



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