Un’ordinanza di arresti domiciliari è stata eseguita a carico del generale dei carabinieri Oreste Liporace, nell’ambito di un’inchiesta del Nucleo di polizia economico finanziaria della guardia di finanza di Milano e del pm milanese Paolo Storari. L’accusa è di corruzione, turbativa e false fatture su un appalto per servizi di pulizia della caserma affidato fino al 2021 all’impresa Fabbro. Stando all'ordinanza del gip Domenico Santoro, la corruzione sarebbe avvenuta con 22mila euro, borse di lusso, noleggi auto, biglietti per lo stadio Olimpi
co e per la Scala di Milano. Ai domiciliari è finito anche l’imprenditore Ennio De Vellis. L'Arma dei carabinieri ha sospeso intanto con effetto immediato Oreste Liporace.
Nel corso della sua carriera, Liporace ha svolto anche l’incarico, negli anni Ottanta, di comandante della compagnia dei carabinieri di Castellammare di Stabia. Liporace, inoltre, è stato comandante del reggimento Allievi Marescialli e Brigadieri di Velletri fino al 2021 e, prima della sospensione, ricopriva il ruolo di direttore presso l’Istituto Alti Studi della Difesa.