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Tragedia al Faito, il sindaco firma nuova ordinanza: aree private interdette per rischio cavi

Dopo il crollo della cabina della funivia, il Comune di Castellammare di Stabia estende le misure d’emergenza: vietato l’accesso a terreni e fabbricati attraversati dai cavi tranciati.

di Alessio Esposito


A quasi un mese dal drammatico incidente della funivia del Monte Faito - in cui una cabina è precipitata al suolo - il Comune di Castellammare di Stabia interviene nuovamente per garantire la sicurezza pubblica. Con un'ordinanza sindacale, il sindaco Luigi Vicinanza ha disposto l’interdizione di ulteriori aree private attraversate dai cavi caduti, rilevati “semplicemente appoggiati al suolo e non assicurati”, secondo quanto documentato in un sopralluogo congiunto tra Vigili del Fuoco, Polizia Municipale e tecnici comunali.

Il provvedimento segue le prime ordinanze di urgenza emesse il 19 aprile scorso, e amplia il perimetro d’azione includendo nuove particelle catastali lungo via Pantanella, giudicate a rischio per possibili ulteriori movimenti incontrollati dei cavi d’acciaio della funivia. Le misure coinvolgono, tra le altre, l’inibizione dell’accesso a una corsia carrabile, rampe, terrazzi, vialetti privati e coperture di fabbricati.

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La situazione di potenziale pericolo è rilevabile come attuale e concreta», si legge nel testo dell’ordinanza, che richiama l’articolo 54 del Testo Unico degli Enti Locali, consentendo ai sindaci di intervenire con atti contingibili e urgenti in caso di gravi minacce per l’incolumità pubblica. Il provvedimento resterà in vigore fino all’eliminazione dello stato di pericolo e alla messa in sicurezza delle aree coinvolte.

Il documento è stato trasmesso alla Prefettura di Napoli, alla Procura di Torre Annunziata, ai Carabinieri, alla Polizia di Stato, ai Vigili del Fuoco e ai Servizi Sociali, mentre il Comando della Polizia Municipale sarà incaricato della vigilanza sul rispetto delle interdizioni.

Un’ordinanza che rafforza la risposta delle istituzioni a un episodio su cui restano accesi i riflettori della magistratura. Le cause del crollo, infatti, sono ancora oggetto di indagini da parte delle autorità competenti.


mercoledì 14 maggio 2025 - 19:14 | © RIPRODUZIONE RISERVATA

 



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