Cronaca

Torre Annunziata/Boscotrecase - Stangata per il clan Gallo-Limelli-Vangone: capi e affiliati condannati a due secoli di carcere

Due secoli di carcere per 27 imputati tra cui il boss 41enne Giuseppe Gallo alias Peppe ‘o pazz. Si è chiuso così il secondo grado di giudizio per i soggetti ritenuti dalla Direzione Distrettuale Antimafia (Dda) di Napoli esponenti della cosca che estende la sua influenza tra Torre Annunziata e l’area boschese.

di Marco Cafiero


Stangata per il clan di camorra di Boscotrecase Gallo-Limelli-Vangone: 2 secoli di carcere per 27 imputati tra cui il boss 41enne Giuseppe Gallo alias Peppe ‘o pazz. Si è chiuso così il secondo grado di giudizio per i soggetti ritenuti dalla Direzione Distrettuale Antimafia (Dda) di Napoli esponenti della cosca che estende la sua influenza tra Torre Annunziata e l’area boschese. Il procedimento presso la Corte d’Appello è scaturito dall’inchiesta denominata Pandora Matrix. Il blitz scattò nel 2010 ed aveva al centro traffici di droga, di armi ed estorsioni. Ben 81 persone furono arrestate e furono messi i sigilli a beni mobili ed immobili per 80 milioni di euro. L’Antimafia sottol

ineò il ruolo chiave dello stratega Giuseppe Gallo, il boss finto pazzo che, grazie alla corruzione di uno psichiatra, riuscì a farsi riconoscere disabile psichico evitando la galera e percependo addirittura una pensione. In Appello, il capoclan è stato condannato a 20 anni di reclusione. Tra gli imputati c’era anche sua madre, Rosaria Vangone: per lei 12 anni di carcere. Uno dei fedelissimi di Peppe ‘o pazz, Luigi Mansi, è invece stato condannato a 16 anni. Tra le condanne più pesanti quella di Antonio Ruggiero a 13 anni e 8 mesi. Quasi tutti gli imputati restanti hanno rimediato tra gli 11 e gli 8 anni di reclusione, uno è stato assolto e per due è scattata la prescrizione.


mercoledì 25 ottobre 2017 - 08:31 | © RIPRODUZIONE RISERVATA

 



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