Questa mattina i Carabinieri della Compagnia di Torre Annunziata, al termine di un'indagine coordinata e diretta dalla Procura Oplontina, hanno dato esecuzione ad un'ordinanza di applicazione della misura cautelare, emessa dal GIP di Torre Annunziata, nei confronti di 17 indagati, 11 dei quali destinatari di custodia cautelare in carcere, 4 di arresti domiciliari e 2 dell'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Sono ritenuti responsabili, a vario titolo, di aver dato vita ad un'associazione a delinquere, operante su tutto il territorio nazionale, finalizzata alla commissione di truffe, sostituzione di persona, indebito utilizzo di carte di credito e falsità ideologica commessa da privato.
L'indagine, avviata nel novembre 2012 e conclusa nell'aprile 2013, trae origine da un'attività investigativa condotta dalla Stazione Carabinieri di Boscoreale in seguito alle richieste d'identificazione pervenute da numerosi uffici di polizia e giudiziari sparsi sul territorio nazionale di un soggetto - intestatario di alcune carte ricaricabili tipo postepay - residente nel Comune di Boscoreale.
Le attività, coordinate dalla Procura della Repubblica di Torre Annunziata e condotte anche con l'ausilio di intercettazioni telefoniche,
hanno consentito di identificare l'ideatore, i promotori e gli organizzatori dell'associazione a delinquere e di ricostruire il particolare "modus operandi" utilizzato dalla gang sull'intero territorio nazionale: nella quasi totalità dei casi le vittime ricevevano una telefonata da un uomo con innate capacità persuasive ed affabulatorie che, qualificandosi quale Maresciallo dei Carabinieri conosciuto dalla vittima, riusciva ad ottenere ricariche di denaro on-line anche di valore superiore ai 1000 euro in danno di piccoli esercenti (rivendite di tabacchi, edicole, benzinai) su carte poste pay e simili, fittiziamente intestate.
Nel corso delle indagini, oltre ad identificare gli autori di oltre 1400 reati di cui circa 700 riconducibili ad episodi di truffa consumata e/o tentata, commessi sul territorio nazionale in soli 4 mesi, i Carabinieri sono riusciti altresì ad impedire altre truffe per oltre 200.000 euro, allertando molti esercenti già avvicinati dai truffatori.
I provvedimenti restrittivi odierni hanno, quindi, posto freno alla perdurante ed inarrestabile attività criminosa ideata e fondata nell'ambito del Circondario oplontino che garantiva al sodalizio criminale un guadagno mensile superiore ai 30000 euro.