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Torre Annunziata - La relazione durissima del Prefetto: «Indubitabile condizionamento criminale»

Pubblicato il parere del Prefetto di Napoli sullo scioglimento. «Legami ampiamente dimostrati di amministratori e dipendenti con esponenti di spicco della criminalità organizzata».

di red


“Da una valutazione generale e oggettiva, emerge un indubitabile condizionamento criminale dell’amministrazione, che si fonda su legami ampiamente dimostrati, sia di carattere parentale che relazionale, di amministratori e dipendenti con esponenti di spicco della criminalità organizzata, nonché su una condizione patologica dell’attività amministrativa”. Con queste parole si conclude la pesantissima relazione del Prefetto di Napoli Claudio Palomba, che ha espresso il suo parere favorevole allo scioglimento del consiglio comunale di Torre Annunziata, poi ratificato dal Consiglio dei Ministri nelle scorse settimane. Uno scenario intricato di agganci e legami di parentela tra amministratori pubblici e soggetti collegati alla criminalità organizzata, rispetto al quale il Prefetto delinea un quadro decisamente negativo dell’attività amministrativa, confermato anche dal Procuratore della Repubblica del tribunale di Torre Annunziata, che ha evidenziato come &l

dquo;la relazione della commissione d’accesso riproduca un drammatico ed avvilente quadro delle attività amministrative dell’ente e un palese, diffuso e pervasivo fenomeno di corruttela”. Il Prefetto si è soffermato, in particolare, su un episodio relativo al sindaco uscente Vincenzo Ascione, che era presente all’aggressione subita da un dipendente comunale ad opera di un altro dipendente, ritenuto vicino ad ambienti criminali per una parentela scomoda. Chiamato due volte a testimoniare, Ascione non si è mai presentato in tribunale. Ma si tratta, in ogni caso, di un episodio tra tanti all’interno di una relazione che evidenzia anche gli aspetti correlati alla tangentopoli oplontina e alle vicende relative all’inchiesta da cui sono emersi 12 indagati, tra cui anche l’ex primo cittadino. Uno scenario complesso, rispetto al quale il Prefetto non ha avuto dubbi a indicare il pollice verso, poi ratificato dal Ministro Lamorgese e dal Consiglio dei Ministri.


sabato 21 maggio 2022 - 19:52 | © RIPRODUZIONE RISERVATA

 



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