(di Francesca Blasi) È stata trovata morta dentro casa, un appartamento al primo piano di uno stabile di Montecorvino Rovella, Comune di 12 mila abitanti a 30 chilometri da Salerno. Molto probabilmente è stata strangolata.
Tina (Assunta) Sgarbini aveva 47 anni e, nonostante il riserbo degli inquirenti, tutto fa ritenere che si tratti dell'ennesimo femminicidio. Il suo compagno, che lei avrebbe "cacciato di casa", Christian Persico, di 36 anni, si è reso irreperibile subito dopo la scoperta del cadavere. I carabinieri e le altre forze di polizia lo hanno cercato per ore, anche con gli elicotteri. E alla fine, intorno alle 20, lo hanno rintracciato.
Determinante, secondo quanto si apprende, è stata la segnalazione di un cittadino che lo ha visto per strada e ha dato l'allarme. Si trovava in zona San Pietro, poco distante dall'abitazione del delitto. Lo stesso luogo dove la telecamera di un impianto di videosorveglianza lo aveva immortalato alle 4 di notte. Una volta giunti sul posto, i carabinieri lo hanno ammanettato e l'uomo non avrebbe opposto resistenza. Ora la sua posizione è al vaglio degli inquirenti.
Cosa sia successo all'interno di quelle mura domestiche è tutto da chiarire. Nessuno parla di litigi ricorrenti tra i due, ma l'ipotesi più accreditata è che il 36enne, al termine di una violenta lite, forse legata alla fine della loro relazione, cominciata nel 2016, l'avrebbe strangolata.
La donna lascia tre figli nati da una precedente relazione, i quali al momento della tragedia non erano presenti. "Ho fatto una cavolata": sarebbe stata questa frase su un biglietto lasciato a casa dei genitori a mettere in allarme i familiari di Persico. Trovato il biglietto, una circostanza sulla quale però non ci sono conferme ufficiali, i genitori avrebbero avvisato i carabinieri. I quali hanno poi trovato il corpo della donna. Non è chiaro se i due si frequentassero ancora anche se "alcuni giorni fa - racconta un testimone - erano stati visti insieme in un bar del paese". Il padre di Tina, Antonio Sgarbini, al Tg1 ha detto: "Lei l'ha cacciato fuori secondo me perché n
on lavorava, si presentava a casa faceva tutti i comodi suoi. Mia figlia a un certo momento dice 'tu te ne devi andare da qua' e l'avrebbe cacciato pure, purtroppo non si può tenere una persona che non serve in casa".
I militari hanno sentito persone a conoscenza dei fatti, proprio per delineare con maggiore precisione quanto potrebbe essere accaduto questa mattina o durante la notte. Anche i social dei due vengono scandagliati, per poter avere indicazioni sul possibile movente. Le foto e i video del profilo Facebook della donna - dove si accavallano commenti di rabbia e dolore - restituiscono l'immagine di una Tina bella e sorridente. Tante le istantanee di vita con le amiche e con i figli, i compleanni spensierati e le immagini di normale quotidianità. Nessuna foto con il compagno, tranne alcune immagini di cene e brindisi dove lei veniva taggata dall'uomo, il quale ha pubblicato invece molti scatti di loro due insieme, abbracciati e felici. La stessa foto profilo di Persico e quella di copertina li ritrae come una coppia affiatata e serena. Il 23 dicembre 2020 lui aveva postato una immagine di loro due sorridenti, accompagnata dalla didascalia "Quattro anni che ci sopportiamo. Chi l'avrebbe mai detto".
Stasera in paese doveva esserci una festa, ma la Pro Loco Rovella ha deciso di annullare l'evento, così come il Comune ha rinviato l'inaugurazione di un Polo dell'infanzia e un concerto, proclamando il lutto cittadino in occasione dei funerali. Parole di affetto e partecipazione arrivano dal sindaco D'Onofrio il quale, appena appresa la notizia, si è precipitato sul posto.
"Oggi - ha detto - Montecorvino Rovella piange una sua figlia.
Il dolore che proviamo come comunità è immenso, perché la vita della nostra Tina è stata spezzata in modo crudele all'interno delle mura di casa, là dove ognuno dovrebbe sentirsi al sicuro.
Non esistono parole sufficienti a colmare il vuoto che questa tragedia lascia. Il nostro pensiero va alla sua famiglia, ai suoi figli e a chi l'ha conosciuta e amata. La nostra comunità non dimenticherà".