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Storia ed evoluzione dei casinò in Europa e nel mondo


La pratica del gioco d’azzardo accompagna la storia dell’uomo fin dall’antichità, quando dadi, tavolette e strumenti rudimentali venivano utilizzati come forme di intrattenimento legate al caso. Basti pensare alla roulette, nata come passatempo nell'Antica Roma, quando i legionari erano soliti fissare le ruote dei carri ad un supporto girevole. Vediamo dunque di ripercorrere le tappe principali della storia delle case da gioco.
Dall'Antica Roma al Medioevo
Tutto nasce nell’antica Roma, grazie alle tabernae lusoriae. Si trattava di spazi dedicati al divertimento basato su giochi di fortuna e scommesse, spesso frequentati da cittadini di ogni ceto sociale. Con la caduta dell’Impero Romano e l’avvento del Medioevo, i giochi subirono un mutamento nella percezione pubblica. La Chiesa cattolica condannava le pratiche legate alla sorte, considerate immorali e contrarie all’etica religiosa. Molti giochi di carte e da tavolo, introdotti in Europa dall’Oriente attraverso i commerci, furono osteggiati per il timore che distraessero dalle attività spirituali e civili.
Nonostante le restrizioni, questi passatempi non scomparvero e continuarono a diffondersi, soprattutto nei contesti privati o all’interno delle fiere popolari. Un passaggio fondamentale avvenne nel XVII secolo, proprio in Italia. Nel 1638 a Venezia fu inaugurato il Ridotto, ovvero il primo casinò moderno. Il governo della Serenissima decise di regolamentare il gioco d’azzardo aprendo un ambiente controllato, dove l’aristocrazia poteva riunirsi senza timori. L’ingresso era consentito solo a chi rispettava precise regole di comportamento e di abbigliamento: un modello che si sarebbe diffuso in altre città europee, regalando ai casinò un ruolo centrale anche in ambito politico e sociale.
Le

regole relative al dress code, e in generale ai comportamenti da tenere in un casinò terrestre, sono ancora oggi presenti. Quando ci si chiede come scegliere la poker room più adatta alle proprie esigenze, ad esempio, bisogna mettere in conto anche questo aspetto. Eleganza e finezza rappresentano due fattori imprescindibili, perché i casinò - come detto - sono luoghi d'incontro di un certo livello.
L'esordio a Monte Carlo e gli Stati Uniti
Tornando alla storia, nel XIX secolo si affermò un nuovo simbolo legato al mondo dei casinò: Monte Carlo. Nel 1863 il Principato di Monaco autorizzò l'apertura di una casa da gioco con l’obiettivo di risollevare l’economia locale. La struttura, concepita per attrarre soprattutto i visitatori stranieri, divenne in breve tempo sinonimo di lusso e prestigio, richiamando l’élite internazionale. Monte Carlo consolidò l’immagine del casinò come spazio elegante e sofisticato, distante dalle origini popolari e più vicino ad un modello di intrattenimento esclusivo.
Il XX secolo aprì una nuova fase con l'arrivo dei casinò negli Stati Uniti. Nel 1931 lo stato del Nevada legalizzò il gioco d’azzardo, trasformando Las Vegas da piccolo centro nel deserto a capitale mondiale dell’intrattenimento. Negli anni ’30 e ’40 la criminalità organizzata ebbe un ruolo decisivo nello sviluppo della città, investendo nei casinò e favorendo la nascita di un’industria che attirava milioni di visitatori. Con il tempo, Las Vegas si liberò da tale immagine e divenne un polo turistico globale, con hotel, spettacoli e sale da gioco integrate in un sistema economico più ampio.


venerdì 10 ottobre 2025 - 12:16 | © RIPRODUZIONE RISERVATA

 



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