Cronaca

Sorrento: Tenta di stuprare 19enne preso cameriere di un bar

Il giovane l’aveva seguita sotto casa mentre tornava dalla discoteca. Le urla lo hanno messo in fuga.

di Giuseppe Damiano


Ha aspettato che il fidanzato si allontanasse a bordo dell’auto, per sorprenderla da sola lungo la stradina che l’avrebbe condotta a casa. Poi, indossati guanti in lattice e un passamontagna, le è piombato addosso, tentando di spogliarla. V.G., 24 anni, incensurato di Sorrento, è stato arrestato l’altra notte con l’accusa di violenza sessuale: gli agenti del commissariato di Sorrento, coordinati dal vicequestore Francesco Zunino, l’hanno sorpreso in sella al suo scooter mentre tentava di dileguarsi lungo le strade cittadine. Per lui si sono aperte le porte del carcere di Poggioreale: il giovane, cameriere in un bar della costiera, è ora a disposizione dell’autorità giudiziaria. Tanta paura ma, fortunatamente, nessuna particolare conseguenza fisica per la vittima dell’aggressione: la ragazza, una diciannovenne di Sorrento, dovrà ora superare lo choc dell’aggressione. Sconcerto, intanto, dal mondo politico: «Siamo senza parole», ripetono Rosario Fiorentino e Patricia Iaccarino, rispettivamente assessore e presidente della commissione comunale alle Pari opportunità. A Sorrento, dunque, si consuma una notte di terrore al rione Santa Lucia. Sono da poco passate le 3 del mattino, quando una ragazza del posto sta per tornare a casa dopo una serata trascorsa in un night. Il fidanzato, che l’accompagna in auto, la saluta nella piazzetta del borgo, ma per rincasare, la giovane deve ancora percorrere a piedi un piccolo vicolo di campagna. In quegli attimi, entra in scena la follia di V.G.: il giovane ventiquattrenne, che conosce la sua vittima soltanto per averla notata pa

sseggiare qualche volta in città, indossa un paio di guanti in lattice e una sorta di passamontagna. Poi, dopo averla pedinata con lo scooter fino al cancello di casa, l’afferra per un braccio, la palpeggia e cerca di spogliarla. Il tentativo di stupro non va a buon fine: la madre della vittima, infatti, richiamata dalle urla della figlia, avverte la polizia. L’aggressore, che si dà alla fuga in sella al suo scooter, è rintracciato poco dopo dagli agenti del commissariato: è scalzo e indossa ancora un guanto in lattice. Per lui scatta inevitabilmente l’arresto: prima di essere portato in carcere, avrebbe anche raccontato agli inquirenti di essere confuso e di non aver capito ciò che lo avevo spinto a compiere quel gesto assurdo. «Questa vicenda è motivo di angoscia per i genitori – spiega Patricia Iaccarino, presidente commissione Pari opportunità di Sorrento -. I nostri figli hanno goduto finora di ampia libertà perché il territorio è considerato sicuro. Da oggi, però, non dormiremo sonni tranquilli». Poi, un’amara considerazione: «Come sempre – prosegue Patricia Iaccarino -, le vittime di violenze e aggressioni sono le persone più deboli. La troppa libertà in materia sessuale, propinata dalla società contemporanea, ha finito col distorcere il valore dell’amore. Ai giovani va insegnato proprio questo: oltre il sesso, c’è qualcosa di più importante». Poi, l’impegno dell’assessore alle Pari opportunità, Rosario Fiorentino: «Proseguiremo con più incisività nel cammino intrapreso a favore delle categorie più deboli: donne, bambini e anziani».


mercoledì 4 luglio 2007 - 04/07/2007 | © RIPRODUZIONE RISERVATA

 



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