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Sorrento - La chiesa dei Santi Felice e Bacolo in festa per il rientro della seicentesca statua della Madonna del Rosario

Una settimana di festeggiamente che inizia domani 1 ottobre in occasione del 450esimo anniversario della istituzione della ricorrenza da parte di Pio V.


Una festa particolare, d’altri tempi, una celebrazione eucaristica presieduta da Mons. Francesco Alfano, Arcivescovo della Diocesi di Sorrento -Castellammare, venerdì 1° ottobre,  alle ore 18.00, nella chiesa dei Santi Felice e Bacolo, nel cuore di Sorrento, con la presenza del primo cittadino avv. Massimo Coppola, per il “rientro”, benedizione ed esposizione della cinquecentesca statua della Madonna del Rosario, riportata agli antichi splendori grazie ad un accurato restauro della ditta Breglia di Vico Equense.. 

Una settimana di festeggiamenti con un ricco calendario liturgico organizzata con la passione religiosa e la riconosciuta professionalità dai Confratelli dell’Arciconfraternita del SS. Rosario, guidati dal priore Carlo Incoronato, nel 450° Anniversario dell’Istituzione della Solennità della Madonna del Rosario da parte di San Pio V e 800 anni dalla morte di San Domenico che secondo la tradizione ricevette la corona del Rosario dalle mani della

vergine Maria.

“ La statua lignea – ha spiegato il priore dell’Arciconfraternita del SS: Rosario – Carlo Incoronato – coperta da pesanti riverniciature, con il restauro ha mostrato i vecchi e raffinati motivi decorativi realizzati con la tecnica spagnola dell’”estofado de oro” (in uso dall’inizio del quattrocento, fino al settecento) che consiste nell’applicare sottilissimi fogli di oro, su cui è applicata uno strato di “bolo d’argilla”, sulla nuda scultura, per poi dipingere su di essi e graffiarli per liberare le parti in cui si intende far riaffiorare l’oro”.

  “La scultura – ha concluso il Priore – è antica quanto la fondazione dell’Arciconfraternita presso l’antico Convento Domenicano di San Vincenzo agli inizi del ‘600, e fu collocata nella Chiesa dei Santi Felice e Bacolo, in una teca sull’altare maggiore, quando vi si trasferirono i confratelli”.


giovedì 30 settembre 2021 - 08:15 | © RIPRODUZIONE RISERVATA

 



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