Cultura & Spettacolo

Sant'Antonio Abate - Un passo avanti: sfide sociali al teatro Dehon

Il nuovo spettacolo affronta bullismo e accettazione, mescolando arte e vita in un intenso viaggio emotivo.


Venerdì 1° Marzo, l'Associazione "Io Non Ti Conosco" ha presentato al Teatro “Leon Dehon” di Sant’Antonio Abate, Napoli, uno spettacolo che si distingue per il suo impatto emotivo e sociale: “Un Passo Avanti”. Sotto la regia di Gaetano Capuano, la performance ha toccato le corde del cuore di un pubblico variegato, portando in scena una storia che esplora i temi del bullismo e dell'accettazione attraverso gli occhi di Gennaro, interpretato dal giovane e talentuoso Antonio D'Amora.

La trama si snoda attorno a Gennaro, un ragazzo che scopre per caso la sua passione per la danza, un interesse che lo catapulterà in un universo di passione, ma anche di conflitto con le figure maschili dominanti della sua vita: il padre (interpretato da Luigi Rosanova) e il fratello (Manuel Veltro). In un contesto familiare segnato dalla perdita e dalle aspettative tradizionali, Gennaro si trova a navigare tra il desiderio di seguire la propria vocazione artistica e le pressioni a conformarsi a un modello di mascolinità obsoleto.

La narrazione, intensa e coinvolgente, è arricchita dalle figure di una insegnante di danza determinata (Erica Tortoriello) e della sua alliev

a (Giorgia Giordano), che diventano per Gennaro fonti di ispirazione e punti di svolta. Attraverso queste relazioni, "Un Passo Avanti" diventa un racconto di crescita personale, di sfida e di emancipazione attraverso l’arte.

Questo spettacolo rappresenta un tassello fondamentale del più ampio “Laboratorio di cittadinanza… Non soltanto digitale”, un progetto che mira a sensibilizzare i giovani su tematiche sociali urgenti, come il bullismo. Attraverso una serie di iniziative, tra cui convegni e repliche dello spettacolo, “Un Passo Avanti” si propone come un viaggio emotivo e culturale, non solo per Gennaro ma per ogni spettatore.

“Un Passo Avanti” esplora come l'arte possa essere veicolo di trasformazione personale e di superamento dei pregiudizi, offrendo al suo protagonista e al pubblico una via di fuga dalle convenzioni sociali e familiari restrittive. Lo spettacolo è un invito a riflettere sul potere dell’arte come strumento di cambiamento, dimostrando che ogni passo avanti, per quanto piccolo, è un passo verso la libertà di espressione e l'affermazione del sé in un mondo che spesso cerca di imporre i suoi limiti.


domenica 3 marzo 2024 - 10:39 | © RIPRODUZIONE RISERVATA

 



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