Le misure economiche che si intendono adottare come piano economico a fronte dell’emergenza Covid-19. E’ stato questo il punto al centro della discussione ieri in consiglio comunale. Un argomento introdotto dalla sindaca Ilaria Abagnale che ha ricordato come «l’emergenza sanitaria ha colpito l’intera economia e, di conseguenza, anche i lavoratori che ne costituiscono parte attiva. Molte famiglie si son viste costrette a rinunciare anche a spese primarie per alimenti, salute, cura dei familiari ed istruzione».
E, per questo, l’amministrazione comunale ha voluto mettere in campo alcuni provvedimenti allo scopo di «tendere più di una mano per favorire la ripresa collettiva da questa drammatica situazione» ha sottolineato la Abagnale.
E’ stata prevista come prima misura l’emissione di voucher farmaceutici, per un importo complessivo di € 5.000,00 ed in seconda misura l’erogazione di buoni spesa per l’acquisto di generi di prima necessità, per un importo totale di € 194.000,00, acquisiti grazie al fondo governativo di solidarietà alimentare.
Prevista l’agevolazione al pagamento della TARI, grazie al co
ntributo ministeriale per un importo di € 217.646,66.
Un intervento particolarmente importante è quello mirato all’istruzione. «Forte sostenitrice della formazione giovanile - ha detto la Abagnale - , ho scelto, in quarta misura, di attingere alla mia indennità da Sindaco non percepita per rilasciare un contributo economico agli stessi giovani del territorio, proprio a tutela della loro istruzione, che andrà a rimborsare tutte quelle spese legate alla formazione (tasse scolastiche, acquisto libri, acquisti necessari alla DAD...), per un importo di € 11.155,48.
In quinta misura, l’erogazione di un contributo economico a favore dei nuclei familiari di lavoratori colpiti dalle misure restrittive per il contenimento della diffusione del Covid-19, per un importo di € 20.600,00.
«Forniremo molto presto maggiori dettagli su ognuna delle misure surrichiamate – ha quindi concluso la Abagnale - intraprese per far fronte ad una pandemia che speriamo, molto presto, diventi soltanto un mero e triste ricordo di un periodo dal quale abbiamo avuto tutte le capacità per poterne uscire, seppur con le tante difficoltà annesse, insieme».