Cronaca

Santa Maria La Carità - Arrestati due pusher, denunciati altri 5 spacciatori dell'hinterland

Cocaina spacciata in piazza, blitz dei carabinieri: in 7 finiscono nei guai.

di Raffaele Cava


Cocaina venduta nella piazza centrale del paese e ad altri pusher dell'hinterland vesuviano. E' stata sgominata una rete di pusher con base a Santa Maria La Carità, piccolo comune dei Monti Lattari: rifornivano la cocaina alla loro cerchia di clienti. Ieri mattina i carabinieri della stazione di Sant'Antonio Abate, agli ordini del maresciallo Vincenzo Sirico, hanno dato esecuzione ad un'ordinanza di custodia cautelare emessa dalla Procura di Torre Annunziata e firmata dal gip del tribunale oplontino. In sette sono finite nella rete dei militari. I due ‘perni' principali della holding di pusher sono finiti in carcere: sono Giancarlo Donnarumma, di 34 anni, e Catello Donnarumma, di 23 anni, entrambi pregiudicati di Gragnano ma residenti a Santa Maria La Carità. Le indagini dei carabinieri hanno accertato che i due vendevano le dosi di polvere bianca in piazza ma anche ad altri 5 pusher che a loro volta la rivendevano nei territori di provenienza. Insieme ai Donnarumma sono finiti nei guai altre cinque persone denunciate a piede libero ed indagate: C. C. di 27 anni e R. R. pregiudicato di 32 anni di Sant'Antoni

o Abate; A. G. pregiudicato di 35 anni di Torre Annunziata; M. G. di 34 anni e R. F. di 35 anni di Lettere già noto alle forze dell'ordine. L'attività investigativa, partita nel 2013, dei militari abatesi grazie anche ad intercettazioni telefoniche ed ambientali ha consentito di documentare oltre trecento cessioni di droga e il sequestro di 250 grammi di cocaina, oltre alla segnalazione all'autorità giudiziaria di 32 acquirenti segnalati come assuntori di stupefacenti. Il modus operandi dei Donnarumma era quello dei più classici: fornivano la cocaina dopo aver fissato un appuntamento via telefono con gli acquirenti per poi procedere allo scambio denaro-droga in strada. Una cerchia ristretta di clienti che, però, non è sfuggita all'attenzione dei carabinieri che, inoltre, hanno anche appurato come i 5 indagati a piede libero si rifornissero dai Donnaruma per poi rivendere al dettaglio la droga in altri comuni del Vesuviano. Un giro d'affari da migliaia di euro stroncato dai militari dopo due anni di indagini rese complicate anche perché nella gang vi erano tanti incesnurati.


domenica 7 giugno 2015 - 12:41 | © RIPRODUZIONE RISERVATA

 



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