“Nel blu dipinto di blu, felice di stare lassù”. Letta così si potrebbe pensare subito al tormentone di Modugno che fece volare l’Italia del dopoguerra sul palcoscenico di Sanremo e invece non è così.
Negli stessi istanti in cui in Inghilterra Sebastian Vettel brinda per la vittoria strappata a casa del suo rivale mondiale, Hamilton, in un circus del Sud Italia iniziano a scaldarsi i motori per un qualcosa dal successo analogo.
Dal Gp di Silverstone al Gran premio di Santa Maria la Carità. Dal rosso del Cavallino Rampante al blu dell’Aquila. Dal mondo delle quattro ruote a quello delle quattro zampe. Senza deludere le aspettative, si è svolto anche quest’anno tra una spettacolare cornice di pubblico il Palio del Ciuccio, seguito da tanti anche in diretta streaming sul canale 654 del digitale terrestre.
Sulla pista sammaritana, dopo i cinque giri di battaglia tra i fantini delle cinque contrade cittadine, quella del Delfino, del Leone, della Farfalla, dell’ Ippocampo e dell’Aquila, l’asino a tagliare per primo la linea del traguardo è stato quello del volatile contraddistinto dal colore blu, padrone di Via Scafati, Via Fusaro e Via Calvanese.
Dopo una corsa dall’andamento costante sin dalla partenza, L’Aquila si siede dunque meritatamente sul gradino più alto del pod
io mentre il Delfino e l’Ippocampo si accontentano rispettivamente del secondo e terzo posto. Per un soffio fuori dall’attenzione mediatica ma comunque protagonista è stato anche il “ciuccio” del Leone che ha infervorato la platea presente sugli spalti per aver costretto il proprio fantino ad un’inutile rincorsa pedestre sin dallo sparo iniziale. Infine, anche se con qualche secondo di ritardo, l’ ultimo equide ad arrivare alla bandiera a scacchi è stato quello della Farfalla.
Festeggiano i contradaioli ma il vero vincitore della manifestazione, per il 24esimo anno consecutivo, è stato il pubblico, la gente. Davanti agli occhi dell’ Onorevole Antonio Pentangelo, neo deputato di Forza Italia alla Camera, infatti l’evento più atteso del “Luglio Sammaritano”, si è confermato essere non una semplice corsa ma una passione verso una tradizione radicata negli anni, dalla quale i cittadini, coesi nello spirito di appartenenza, si lasciano travolgere e per la quale gioiscono e si angustiano in caso di vittoria o sconfitta della propria contrada. Più di una competizione anacronistica, di un semplice gioco, il Palio è un attimo di felicità, attesa febbrile.
Esulta l’Aquila ma la cavalcata trionfante, la vittoria più bella non ha colori: ieri sera ha vinto Santa Maria la Carità.