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Santa Maria la Carità - Piano casa, l'ex consigliere Elefante: “Contesteremo le strumentalizzazioni politiche”

E' deluso il geometra Domenico Elefante, ex consigliere di minoranza della passata amministrazione comunale e presidente dell'associazione Amici del Territorio, all'indomani del convegno sul Piano Casa organizzato dal PDL di S. Maria la Carità e di S. Antonio Abate.

di Vincenzo Vertolomo


"Sul nostro Comune non è mai esistito il vincolo ambientale e paesaggistico e lo abbiamo dimostrato con l'atto deliberatorio n.18 durante il Consiglio Comunale del 20 Marzo del 2006, dove chiarimmo l'inesistenza e la risoluzione di tale condizione". E' deluso il geometra Domenico Elefante, ex consigliere di minoranza della passata amministrazione comunale e presidente dell'associazione Amici del Territorio, all'indomani del convegno sul Piano Casa organizzato dal PDL di S. Maria la Carità e di S. Antonio Abate: "Devo prendere atto del lavoro svolto dall'amministrazione comunale sulla problematica inerente l'inesistenza del vincolo paesaggistico, seppur dissento dalla modalità con cui si è giunti alla conclusione. Mi dispiace che il sindaco Francesco Cascone "pubblicizza" la sentenza del Tar sul vincolo paesaggistico per crearsi consenso elettorale, dicendo che da tre anni l'amministrazione comunale era a lavoro. E' da tre anni che abbiamo chiarito con un preciso atto deliberatorio firmato dal sottoscritto, insieme agli ex consiglieri Francesco Buondonno e Michele Del Sorbo e presentato dalla minoranza in collaborazione con Giuseppe Alfano e Pasquale Criscuolo, l'inesistenza del vincolo ambientale a S. Maria la Carità. Ci siamo rivolti - continua Domenico Elefante - alla Sovraintendenza dei Beni Ambientali e all'Avvocatura dello Stato per eseguire le opportune procedure e avevamo anche l'attiva collaborazione e consulenza dei rappresentanti della Giunta e del Consiglio Regionale della Campania. Come fa il sindaco Francesco Cascone e l'ex sindaco Carlo Longobardi a dire che i rappresentanti della Regione Campania erano e sono stati ottusi e protezionistici, quando hanno collaborato per realizzare l'atto deliberatorio n.18 del 20/03/2006 che dichiarava l'inesistenza del vincolo sul nostro territorio comunale? Grazie a quell'atto deliberatorio - afferma Domenico Elefante - il Comune già nel 2006 poteva agire autonomamente e sarebbe stato più giusto, utile e conveniente che il Comune avesse intrapreso un giudizio nelle opportune sedi istituzionali e giudiziarie, senza aspettare una sentenza di un privato cittadino che non ha fatto altro che difendere un proprio diritto. E' stato il sindaco Francesco Cascone che ha bloccato le procedure di "svincolo" del nostro Comune di S. Maria la Carità per tre lunghi anni, impedendo il disbrigo delle pratiche di condono e lo sviluppo territoriale, e non la Regione Campania che si era resa disponibile a collaborare e chiarire la problematica del vincolo paesaggistico. Seco

ndo i nostri studi - conclude Domenico Elefante - il nostro Comune poteva e può ancora chiedere alla Regione Campania di poter essere esclusa definitivamente dal Put  della Penisola Sorrentina, di cui alla legge regionale n.35/87 in quanto territorio privo di propedeutiche caratteristiche richiamate dalla legge Galasso n.431/85". Riferendosi a quanto dichiarato durante in convegno sul Piano Casa in cui si è parlato anche degli abbattimenti delle abitazioni abusive, Domenico Elefante tiene anche a precisare: "Contesteremo fermamente ogni tipo di strumentalizzazione politica e demagogica di chiunque vorrebbe fare delle nostre iniziative per fermare queste tragedie umane, un uso improprio o per fini elettorali, considerando che ci stiamo avvicinando alle prossime elezioni regionali del 2010". E' sconcertato il presidente dell'associazione Arcobaleno, l'ex sindaco di Lettere Giuseppe Comentale, a pochi giorni dal convegno sul Piano Casa organizzato dal PDL del comune di S. Maria la Carità e di S. Antonio Abate: "Le associazioni ed i comitati civici apprezzano l'iniziativa promossa dal sindaco di Afragola, il senatore Vincenzo Nespoli, e tutta la solidarietà espressa dai sindaci presenti al convegno sul Piano Casa a consegnare le proprie dimissioni dinnanzi al Prefetto per fermare questo scempio. Finalmente - continua Giuseppe Comentale - i nostri sindaci sentono le giuste motivazioni per stare vicino alla gente, anche se bisognerebbe chiedersi perché hanno aspettato tutto questo tempo e solo adesso sono intervenuti. Vogliamo ribadire che le associazioni ed i comitati civici dei comuni dei Monti Lattari, staranno lontani da chi ha fatto dell'abusivismo, un elemento di grande speculazione edilizia che ha favorito il deturpamento dei nostri territori. Condanniamo gli abusi edilizi realizzati nei Comuni dei Monti Lattari e sosteniamo le nostre iniziative pacifiche per chi ha costruito per necessità una casa per se e per la propria famiglia, ma ci distacchiamo fermamente da quelle realizzate per speculazione nel Casertano e nella zona nord-est del Napoletano, dove sono stati realizzati illegalmente palazzi e parchi residenziali". Giuseppe Comentale conclude promuovendo la manifestazione di protesta civile organizzata a Roma per il 10 Dicembre: "Abbiamo la ferma intenzione di recarci a Roma per affermare che non siamo camorristi e non abbiamo costruito per speculazione edilizia. Vogliamo solo che venga rispettato il nostro diritto alla casa per le nostre famiglie, riconosciuto e sancito dalla Costituzione Italiana".


giovedì 3 dicembre 2009 - 10.38 | © RIPRODUZIONE RISERVATA

 



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