Cronaca

Santa Maria la Carità - A sentenza la rissa in Piazza Borrelli, tre condannati

Il Giudice di Pace di Gragnano, nella persona del dottore Raffaele Ranieri, ha pronunciato sentenza di condanna per tre dei cinque ragazzi.

di Vincenzo Vertolomo


   Immagine dal web

Rissa in Piazza Borrelli del 31 Luglio 2004, sono stati riconosciuti colpevoli e condannati gli aggressori dei volontari della Protezione Civile. Dopo sei anni di attesa per un complesso processo penale, è giunto ad una svolta il lungo calvario che vede coinvolti alcuni giovani volontari prestati al Corpo della Protezione Civile durante una manifestazione della kermesse estiva del Luglio Sammaritano organizzato dalla Pro Loco di Santa Maria la Carità. Il Giudice di Pace di Gragnano, nella persona del dottore Raffaele Ranieri, ha pronunciato sentenza di condanna per tre dei cinque ragazzi - uni dei quali è minorenne ed è in attesa di sentenza presso il Tribunale dei Minori di Napoli - che nella lontana notte tra il 31 Luglio ed il 1 Agosto del 2004, aggredirono i volontari del Corpo della Protezione Civile in forza presso il Comune di Santa Maria la Carità durante una delle manifestazione estive svolte in Piazza Borrelli, reo quest'ultimi di aver richiamato uno dei giovani presenti sul piazzale con il proprio motorino a comportarsi in modo scorretto e irrispettoso. Tra gli imputati per i reati di minaccia e lesioni, l'unico assolto è F.G. che nell'occasione è stato assistito e difeso dal giovane penalista di Santa Maria la Carità, l'avvocato Enrico Alfano. Piena soddisfazione per le costituite parti civili Francesco Buondonno, responsabile della sezione locale della Protezione Civile e S. R., volontario della Protezione Civile, entrambi rappresentati e difesi dall'avvocato Angelarosa Bianco, mentre l'amministrazione comunale di Santa Maria la Carità ha ritenuto per tutto il processo penale di non costituirsi parte lesa, rinunciando a fa valere le ragioni di legge per i danni materiali subiti e ancor più, quelli d'immagine per la propria città. Durante quell'increscioso e spiacevole episodio di inciviltà, vano risultò il tentativo di placare gli animi da parte del responsabile della Protezi

one Civile Francesco Buondonno al fine di portare a ragione gli aggressori, tant'è che egli stesso unitamente al volontario S.R. aveva riportato lesioni personali repertate e medicate dai sanitari dell'ospedale stabiese del San Leonardo. Un risultato atteso e meritato quello reso dal GDP di Gragnano, il quale dopo l'audizione di molteplici testimoni presenti ai fatti, ha potuto formulare sentenze esemplari di condanna per i responsabili dell'aggressione con risarcimento danni, delle spese processuali e con gli arresti domiciliari, tanto da poter risultare un deterrente per tutti coloro che non rispettano le Istituzioni ed i volontari che con le Istituzioni ci collaborano, lavorando su territorio per garantire il regolare svolgersi delle manifestazioni cittadine e per conferire tranquillità, ordine e sicurezza. "E' stata espressa una sentenza esemplare per gli aggressori - commenta il capo della Protezione Civile Francesco Buondonno - la quale deve far riflettere sugli atteggiamenti scorretti da bullismo che spesso assumono i giovani quando si ritrovano a stare in gruppi, così come deve far riflettere la ferma posizione che doveva prendere l'Ente comunale, non essendosi dichiarata parte lesa per l'accaduto, verso questi episodi di violenza e di bullismo". Anche il penalista Enrico Alfano tiene a fare delle brevi considerazioni dopo la conclusione della sentenza: "Il mio assistito è stato assolto per non aver commesso il fatto, l'unico tra gli aggressori imputati. Ho avuto delle difficoltà a dover comprendere le dinamiche dell'accaduto, soprattutto se erano riferite a ragazzi che conoscevo di persona. Ma la professione comporta a distinguere cosa è giusto giuridicamente e a fare delle scelte. Quelli accaduti - conclude il penalista Alfano - purtroppo sono atti da condannare sempre e ovunque, perché sono incresciosi episodi di violenza indegni e indecorosi che vanno isolati senza termini per la sicurezza e la quiete pubblica".


lunedì 7 febbraio 2011 - 15.29 | © RIPRODUZIONE RISERVATA

 



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