Il futuro della sanità nell’area stabiese e vesuviano-sorrentina si gioca attorno al futuro ospedale stabiese. La demolizione dell’ex Hotel delle Terme segna l’inizio di un percorso che porterà nei prossimi anni alla nascita del nuovo ospedale di Castellammare, un polo sanitario che promette di rivoluzionare l’assistenza sanitaria nel comprensorio. Ma mentre si attende la posa della prima pietra, le domande si moltiplicano: che fine farà l’attuale San Leonardo? E quale ruolo avranno gli altri presidi nei comuni vicini in questa nuova mappa della salute?
Il San Leonardo, oggi punto di riferimento per migliaia di cittadini, sembrerebbe destinato a cedere il testimone al nuovo ospedale. Resta da capire se la struttura sarà dismessa del tutto o se potrà trasformarsi in presidio territoriale. Una scelta che incid
erà profondamente sul tessuto urbano e sulla rete sanitaria della zona.
In questo scenario, la costruzione del nuovo polo sanitario di Castellammare appare come un’occasione importante ma anche come una sfida enorme. Redistribuire servizi, garantire continuità di assistenza: sono queste le questioni che alimenteranno la discussione nei prossimi anni. Accanto alla costruzione di un ospedale moderno, si aprirà il dibattito su un piano complessivo che ridefinisca la rete, che rafforzi la medicina territoriale e che dia risposte certe ai cittadini di un’area vasta e complessa.
Castellammare si candida così a diventare il cuore pulsante della sanità del futuro, ma il successo di questo progetto dipenderà da una geografia della salute che garantisca una rete solida di pari passo con la orpsoettiva di cambiamento.