Cronaca

San Sebastiano - Falsi invalidi, scattano denunce e sequestri

I provvedimento sono scattati nell'ambito dell'operazione  ''Il medico dei pazzi''.


Nel corso di una specifica attività info-investigativa, la squadra anticrimine del commissariato di  San Giorgio a Cremano aveva notato un anomalo e significativo aumento di pensionati per invalidità civile per disturbi psichici  nei comuni di San Sebastiano al Vesuvio e Massa di Somma. Pertanto,  attivati gli opportuni canali ed effettuati alcuni riscontri,  è emerso che effettivamente  si era costituita una vera e propria organizzazione criminale composta da un noto ristoratore di San Sebastiano al Vesuvio D.P. di anni 69, da un  compiacente capo ufficio  di quel comune  S.G. di anni 57, da infedeli dipendenti delle Poste Italiane C.N. di anni 60 . Pertanto, al fine di riscontrare cartaceamente quanto raccolto, è stato chiesto alla Procura della Repubblica di Nola l'autorizzazione ad accedere ai fascicoli degli invalidi civili di ogni singolo comune coinvolto.  Nella circostanza , negli Uffici della sede comunale di S.Sebastiano al Vesuvio, esaminati minuziosamente i numerosissimi faldoni, è stato rilevata  l'irregolarità di alcune certificazioni mediche e la palese contraffazione dei timbri apposti sugli stessi. Per questo, gli ispettori hanno acquisito 4 fascicoli di altrettanti presunti invalidi B.S di anni 58, C.G. di anni 68, I.A. di anni 56 e S.R. di anni 60 . Gli agenti, onde avere la certezza degli ipotizzati "falsi",  si sono recati presso il competente Ufficio 'ASL NA 1 Centro-Distretto Sanitario 31, dove i loro dubbi sono divenuti  certezza. Qui, infatti, hanno appurato che tali certificazioni mediche erano del tutto  false, atteso che i nominativi riportati non erano presenti in quell'archivio e che i numeri di protocollo riportati sui verbali corrispondevano ad altri nominativi. Analoga attestazione di falsità è stata poi riscontrata presso l'Ufficio invalidi Civili della Municipalità Chiaia - San Ferdinando - Posillipo dove è stato  accertato che i timbri riportati sugli atti non erano  confacenti a quelli in uso in quella struttura pubblica.
Analoghi riscontri sono stati fatti presso la casa comunale di Massa di Somma dove, spulciati m

eticolosamente i fascicoli esistenti nell'ufficio invalidi civili, è stato rilevato un altro fascicolo intestato a B.S. di anni 54,  che riportava uguali anomalie già riscontrate nei fascicoli già oggetti di indagini per cui, anche in questo caso,  effettuati i dovuti e consequenziali accertamenti con le medesime modalità. È stato acclarato la falsità anche di quest'ultimo.
Acquisiti ormai sufficienti e comprovati elementi di prova, gli agenti hanno fornito alla competente Procura di Nola una attendibile quanto riscontrata riscostruzione delle procedure che hanno portato al riconoscimento, in favore degli indagati, di indebiti emolumenti pensionistici a carico dell'INPS a mezzo di pratiche amministrative e sanitarie del tutto false.
E' stata, quindi, accertata e documentata la partecipazione traffualdina e delinquenziale posta in essere dagli organizzatori  i quali,  in concorso tra loro, facendo leva sull'indigenza di alcuni cittadini proponevano loro, tramite il noto ristoratore durante i luculliani pranzi che offriva loro nel suo noto locale posto nel ridente parco naturale del Vesuvio,    l'opportunità di beneficiare di una pensione di invalidità con accompagnamento che avrebbe risolto i loro problemi economici, facendosi oltretutto carico dell' istruzione della relativa pratica alla quale provvedeva il brillante e disponibile capo-ufficio comunale, il tutto a fronte di un "regalo" consistente nel cedere loro gli arretrati della pensioni che avrebbero riscosso direttamente "senza problemi" tramite un impiegato delle Poste Italiane.
Tali accurati accertamenti, estesi anche a carattere patrimoniale , hanno permesso all'autorità giudiziaria, al fine di  recuperare almeno in parte quanto indebitamente truffato all'INPS dai malfattori, di emettere un decreto di sequestro preventivo a carico degli stessi sia  su conti correnti che sui beni immobili, localizzati  oltre che  nella provincia di Napoli anche nelle province di Frosinone e Isernia,  per un valore stimato in svariate centinaia di migliaia di Euro.


mercoledì 3 aprile 2013 - 14.29 | © RIPRODUZIONE RISERVATA

 



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