Politica & Lavoro

S.A.Abate: aumenti in bolletta, scoppia la guerra dell'acqua

A Castellammare si sta decidendo il passaggio alla Gori: questo articolo dovrebbe chiarire le idee!


Fate di tutto affinché la Gori non attui gli aumenti annunciati per le bollette dell'acqua nel Bacino numero due, quello in cui si trova, oltre Sant'Antonio, Bracigliano, Casola, Gragnano, San Paolo Belsito e Visciano. Lo chiede la minoranza consiliare abatese, per voce di Franco Tartaglione. Ieri, il rappresentante della lista Insieme per Sant'Antonio, ha chiesto al presidente del consiglio comunale Salvatore Torrente la convocazione urgente dell'assise comunale mettendo all'ordine del giorno il blocco dell'aumento delle tariffe dell'acqua. "Ieri è stato pubblicato dal Burc un nuovo e pesante aumento delle tariffe per l'acqua da applicare per il periodo che va dal primo luglio del 2007 al 30 giugno 2008 — spiega il consigliere - Credo che tutti questi aumenti che si propongono in maniera così ravvicinata siano del tutto ingiustificati. Sono costi aggiuntivi destinati a gravare in modo ,scandaloso ed ingiusto sui già precari bilanci delle famiglie del nostro territorio. Non è giusto penalizzare così tanto i nostri concittadini. Per questo, penso che sia giusto e opportuno fermare questi continui aumenti". Il percorso obbligato per giungere a questo risultato preved

e la convocazione del consiglio comunale. "C'è bisogno di una urgente convocazione dell'assise per discutere di questi aumenti e proporre il blocco degli aumenti delle tariffe", ripete la minoranza. La battaglia che a Sant'Antonio vede in prima linea il consigliere Tartaglione, sta prendendo piede anche in altri Comuni dove per mesi si è temuto che l'acqua finisse per essere privatizzata, passandola gestione del-la rete idrica dal Comune ad una società mista pubblico-privato, quale è la Gori. A giustificare il no del passaggio dal pubblico al privato delle associazioni dei consumatori nonché di diverse formazioni politiche era stata proprio la paura di vedere aumentare le bollette in modo indiscriminato. Un aumento, dall'altro canto, giustificato da parte della Gori con una serie di lavori straordinari di manutenzione di cui avrebbe bisogno la nostra rete idrica. Sta di fatto che anche sotto quest'aspetto, la guerra tra le parti è aperta, tra chi sostiene che bisogna prima di tutto porre rimedio alla rete colabrodo e chi ritiene che a pagarne le spese non debbano essere i cittadini più deboli che rischiano di diventare l'ultima ruota di un carro già in movimento.


martedì 13 novembre 2007 - 20.04 | © RIPRODUZIONE RISERVATA

 



Gli ultimi articoli di Politica & Lavoro