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Potenza - Juve Stabia. Pagliuca: «Da squadra matura dobbiamo rispondere con grande atteggiamento, fame e morso sul metro»

Il tecnico gialloblù: «Siamo nel bel mezzo di un’opera da completare. Siamo un gruppo coeso, leale, fatto di persone vere. Il minutaggio? Non è un problema. Fieri di una tifoseria che dopo la partita ha applaudito la squadra.»

di Davide Soccavo


Mister Guido Pagliuca è salito questa mattina presso la sala stampa del Menti per rispondere alle domande dei media. Domani pomeriggio le vespe saranno impegnate nell'esame Potenza tra le mura del 'Viviani': da una parte i gialloblù desiderosi di centrare la prima vittoria del 2024, dall'altra i lucani in cerca di riscatto dopo la sconfitta esterna con il Monopoli. «Dobbiamo concentrarci sul presente e su quello che è il nostro momento –spiega il tecnico ai microfoni ufficiali del club-. Veniamo da tre pareggi e non siamo contenti, perché siamo consapevoli per come sono arrivati. Contro il Giugliano in casa abbiamo creato, ma non siamo stati bravi a concretizzare. Sono tre pareggi che danno comunque grande continuità e crescita sotto l’aspetto dell’abitudine di giocare contro squadre che giocano la partita della vita con la Juve Stabia e a volte ti usano come parametro di riferimento. Questo ci da forza e fiducia. Sono consapevole di allenare un gruppo splendido. So quanto i ragazzi tengono a questa maglia e amano il loro lavoro. Contentissimo di quello che mi da sul campo. Da squadra matura dobbiamo rispondere con grande atteggiamento, fame e morso sul metro a tutti i momenti della partita.»

«Dobbiamo essere bravi come staff a dare l’esempio ai ragazzi lavorando su ciò che dipende da noi. Non dobbiamo pensare a ciò che fanno gli altri, ma a ciò che abbiamo fatto noi, a dove siamo partiti. Siamo nel bel mezzo di un’opera da completare. Castellammare merita il meglio. I ragazzi sono consapevoli da cosa viene il risultato che stiamo avendo. Viene esclusivamente da dentro lo spogliatoio. Questo è un risultato esclusivamente dei ragazzi. Questo ci inorgoglisce, ma dobbiamo tirar fuori le grandi motivazioni che abbiamo, la grande intelligenza che abbiamo e lottare su ogni pallone.»

«Sono valutazioni che si fanno in tutta serenità. Sono valutazioni che possono portare a pensare. Dal giocatore che ti salta l’uomo a quello che ti crea la superiorità numerica. Sono valutazioni che facciamo durante la settimana. Potrebbe servici un po’ più di fisicità in area di rigore e lo valuteremo. Ci sono dei momenti dove qualsiasi cosa scegli risulta positivo. È successo in tante partite e all’interno del nostro gioco. Questa squadra ha mostrato grande solidità nel gioco in tutti i momenti. Ogni squadra ha passato momenti di alti e bassi. Anche in un momento difficile, il successo è stato quello di non fare danni. Ha portato a casa punti importanti. Noi non guardiamo la classifica, ma la sfida con l’Avellino ci ha dato grande fiducia ed entusiasmo.&

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«I tifosi sono un valore aggiunto, nonché uno dei nostri punti di forza. La squadra è fatta di valori morali, di giocatori forti individualmente e grandi uomini. Siamo un gruppo coeso, leale e di persone vere, che fa di valori il suo percorso. Un gruppo con un’identità. Sono punti di forza che ci aiuteranno a tenere il più possibile il passo di tutte le squade che ci sono vicino. Dobbiamo dare tutto fino alla fine e mettere in difficoltà tutte le squadre che ci vorrebbero riprendere e che oggi parlano di noi. Tutto ciò viene dal lavoro, dalla serietà, dal sudore che diamo in campo in ogni allenamento, dalla passione che ci mettiamo e dalle persone che siamo. E dal momento in cui diamo tutto siamo apposto con noi. E siamo consapevoli che il nostro presidente, mantenendo sempre l’equilibrio della sostenibilità societaria, sarà felice di noi. Non sarà costretto a dover vincere un campionato per essere felice. È normale che anche l’aspetto economico incide.»

«Ad Avellino dovevamo completare il minutaggio. Avrei voluto mettere un giocatore esperto in più ma, non lo potevo fare. Siamo partiti con questa consapevolezza e con il piacere di fare minutaggio. Per noi non è un problema e ne abbiamo parlato in questi giorni. Andiamo avanti con le nostre linee, quelle che sono le linee societarie. Dobbiamo pensare a ciò che dipende da noi e non ciò che dipende dagli altri. Il Giugliano non era partito con il presupposto di chiudersi, ma è venuto a fare la sua partita. È stata brava la Juve Stabia a giocare con umiltà creando dei presupposti di tenere la squadra avversaria vicino alla propria area di rigore. Con il passare dei minuti la partita si è incanalata in quella sistuazione. Domani troveremo una squadra partita con altre ambizioni, che come tutte le altre farà la partita della vita. Dobbiamo abituarci. Anzi. Forse ci siamo già abituati. Oggi giocare contro la Juve Stabia e vederla come parametro di riferimento è motivo di orgoglio.»

«Manterremo fede a ciò che sono le nostre caratteristiche. È naturale che dovremo avere l’intelligenza di capire che, se vogliamo avere un determinato ritmo, ci sono partite dove dobbiamo dare il massimo. Sentiamo il rumore dei nostri amici, sono un valore aggiunto. Quello che noi facciamo lo facciamo anche per loro, non solo per noi. Siamo fieri di una tifoseria che dopo la partita ha applaudito la squadra, perché ha riconosciuto quello che la squadra ha dato sul campo. Si sentono talmente vicini che sono convito anche da casa ci daranno la loro spinta.»


venerdì 26 gennaio 2024 - 15:52 | © RIPRODUZIONE RISERVATA

 



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