Venticinque anni fa, il 13 ottobre 1990, il religioso cappuccino Francesco Saverio Toppi veniva nominato Delegato Pontificio e Arcivescovo Prelato di Pompei da Papa Giovanni Paolo II. Il 7 dicembre dello stesso anno, fu consacrato Vescovo nel Santuario mariano. Per oltre dieci anni è stato l’amatissimo Pastore della diocesi pompeiana, che l'anno scorso ha dato inizio alla sua causa di beatificazione e canonizzazione.
Sabato 28 novembre, il Santuario di Pompei vuole ricordarne ancora una volta la figura con il Convegno “Il Servo di Dio monsignor Francesco Saverio Toppi OFM Cap”, che si terrà alle 15.45, nella Sala Marianna De Fusco (Piazzale San Giovanni XXIII).
A dare inizio alla tavola rotonda, organizzata assieme alla Provincia napoletana dei Cappuccini, sarà il saluto dell’Arcivescovo di Pompei, mons. Tommaso Caputo. Subito dopo, la relazione di mons. Ugo Dovere, professore della Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale, che racconterà di come l’Arcivescovo cappuccino fu testimone del suo tempo, attraversando l’evoluzione che la Chiesa e la società hanno subìto nel XX secolo. Farà seguito la relazione di mons. Calogero Peri OFM Cap, Vescovo di Caltagirone, che parlerà dell’esperienza spirituale del Servo di Dio. Modererà l’incontro, Angelo Scelzo, Vicedirettore del
la Sala Stampa della Santa Sede.
Nato a Brusciano (Na), il 26 giugno 1925, Francesco Saverio Toppi fu ordinato sacerdote il 29 giugno 1948. Si diplomò alla Scuola Vaticana in biblioteconomia, nel 1949, e in archivistica, nel 1950. Nel 1951, si laureò in storia ecclesiastica alla Pontificia Università Gregoriana. Superiore provinciale dei cappuccini di Napoli, dal 1959 al 1968, e di quelli di Palermo, dal 1971 al 1976, si recò più volte in America Latina e in Africa. Fu nominato Delegato Pontificio del Santuario di Pompei e Arcivescovo Prelato da Papa Giovanni Paolo II, il 13 ottobre 1990. Il 7 dicembre dello stesso anno, fu ordinato vescovo nel Santuario di Pompei, iniziando così il suo servizio pastorale nella cittadina mariana, durato fino al 7 aprile 2001. Dopo alcuni anni trascorsi a Pompei come vescovo emerito, si trasferì nel Convento dei Frati Cappuccini di Nola, dove si è spento il 2 aprile 2007.
Disponibile alla volontà di Dio e fiducioso nell’intervento della Divina Provvidenza, mons. Toppi offrì, in vita, una chiara testimonianza di fede, di speranza e di carità, tanto che la sua fama di santità è aumentata di giorno in giorno. Il 2 aprile 2014 è stato insediato il Tribunale per la sessione di apertura dell'inchiesta diocesana sulla sua vita, le virtù e la fama di santità.