Cronaca

Pompei - Una strada intitolata ad Antonio Morese

Inaugurazione con il primo cittadino e i familiari dell’ex vicesindaco.


Via Cavalcavia Del Sarno da ieri ha la denominazione di via Antonio Morese (nella foto a sinistra, la targa). La cerimonia per il cambio di identificazione stradale si è svolta nella mattinata di ieri, alla presenza di Claudio D’Alessio, sindaco di Pompei, e di tantissimi cittadini. Nell’occasione, inoltre, il primo cittadino sempre nella ormai ex Cavalcavia Del Sarno, ha inaugurato una piazzetta dedicata sempre ad Antonio Morese. «Abbiamo così – spiega D’Alessio – voluto ricordare una persona che già in vita è appartenuto al museo degli uomini buoni della città di Pompei. Antonio Morese nel 1943, si offrì in ostaggio alle truppe di occupazione nazifascista per evitare alla cittadinanza la dura rappresaglia dell’esercito occupante, a causa di un furto ai vagoni postali dell’esercito germanico, che erano fermi nello scalo ferroviario di Pompei. Questa decisione di ricordare una figura così eroica, era un atto dovuto non solo dall’amministrazione, ma dall’intera cittadinanza per le opere e l’attività svolta sul territorio da un suo così illustre concittadino ». Molto emozionato per questa iniziativa Francesco Morese (nella foto a destra i familiari), fratello di Antonio, che ha scoperto la targa in memoria del congiunto insieme al sindaco. Soddisfazione per la scelta di intitolare una strada ad Antonio Morese, attuata dalla civica amministrazione di Pompei, è stata espressa anche da Pietro Lezzi, gi&agrav

e; sindaco di Napoli, che impossibilitato ad essere presente alla manifestazione di ieri, ha inviato un suo messaggio ai partecipanti. La strada ad Antonio Morese, dovrebbe essere solo la prima di altre iniziative che ricorderanno in futuro, l’ex vice sindaco socialista di Pompei. Ciò viene annunciato da G. Antonio Morese, giornalista, direttore del periodico “informaCittà” nonché nipote di Antonio, che ha altresì curato e posto in ordine l’immenso archivio storico del suo parente. «A breve – ha spiegato Morese – promuoveremo altri eventi, per ricordare l’attività a Pompei e in Campania, di Antonio Morese, come la pubblicazione di una sintesi dei suoi diari tratti dal suo lungo e ricco archivio storico, custodito da me e dai miei familiari. Come unico nipote omonimo, di una così grande figura figlia della nostra città di Pompei, inoltre credo che aggiungere qualsiasi altra parola sia inutile, considerato che per zio Antonio, parla la sua lunga attività umana e professionale, spesa lungo tutta la sua esistenza, a favore delle persone più deboli e bisognose d’aiuto, e spesso ricevendo in vita, pochissimi ringraziamenti, anche da quanti, parenti inclusi, oggi si affannano a ricordare la sua persona. Comunque, tutto ciò, oggi non ha alcuna importanza, perché per zio Antonio parlano, oltre alle sue molteplici opere, i tanti che gli vollero bene, realmente e nella maniera più disinteressata possibile».


domenica 28 marzo 2010 - 20.13 | © RIPRODUZIONE RISERVATA

 



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