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Pompei - Rischio Vesuvio, la Regione diserta il summit per il secondo giorno: l'intesa con la Sardegna diventa un flop

Il motivo è lo stesso per cui ieri non si è andati oltre la chiacchierata informale: l'assenza di un esponente della Regione Campania al tavolo.

di Raimondo De Luca


Incontro sui rischi del Vesuvio, il flop è servito a Pompei. Dopo il primo summit andato in scena ieri a palazzo De Fusco alla presenza del sindaco Pietro Amitrano, dell'assessore Annalisa Ramunno e di una delegazione della Protezione Civile sarda, l'incontro di stamattina - che avrebbe dovuto proseguire la discussione del piano di evacuazione verso l'isola in caso di calamità naturale - è saltato.

Il motivo è lo stesso per cui ieri non si è andati oltre la chiacchierata informale: l'assenza di un esponente della Regione Campania al tavolo, elemento questo che ha reso vano ogni possibile approfondimento sul tema.
I responsabili della pubblica incolumità isolani - l'ingegner Antonio Usai e il dottor Pietro Massita - hanno così fatto mestamente ritorno in Sardegna dopo una due giorni esplorativa ma nella pratica totalmente inutile.

A precisa domanda nel merito, dal Comune hanno fatto sapere che la circostanza è stata accolta con serenità dal sindaco Pietro Amitrano, dal momento che la firma sui protocolli d'intesa d'emergenza è questione

che si protrae ormai da anni. Nessuna fretta, insomma. Per i delegati della Protezione civile sarda, dunque, il viaggio verso Pompei si è trasformato in una scampagnata natalizia atta più che altro ad ammirare le bellezze del posto.

Da palazzo De Fusco non hanno comunque mancato di sottolineare come nei comuni limitrofi del Napoletano circoli invece un sostanziale disinteresse su una procedura, quella dell'evacuazione in caso di eruzione, vissuta ancora come "lontana". Come a dire, "almeno apprezzate l'impegno di chi ci prova". Nessun rancore con la Regione quindi, anche se i motivi del forfait di palazzo Santa Lucia restano ignoti.

Si resta dunque fermi a quanto fatto trapelare 24 ore fa, con l'Ente pompeiano che ha manifestato l'intenzione di censire i suoi 24mila abitanti per avere un'idea più precisa del numero degli sfollati da trasferire in Sardegna e di quanti invece potrebbero provvedere ad un trasferimento 'fai da te' verso altre zone d'Italia. In attesa di ottenere cifre più precise, tutto si riaggiornerà a data da destinarsi. E quel che sarà, sarà.


martedì 18 dicembre 2018 - 19:44 | © RIPRODUZIONE RISERVATA

 



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