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Pompei - Giunta in città la notifica delle indagini effettuate dalla Commissione d'accesso

Nel testo si evince l'assenza di un coinvolgimento camorristico nella gestione amministrativa del comune mariano

di Giovanni Lambiase


   Claudio D'Alessio

E' giunta a Pompei la notifica dell'atto conclusivo delle indagini effettuate dalla Commissione d'accesso. "Proseguire con le procedure di demolizione degli immobili abusivi e adottare provvedimenti di cessazione di attività per alcuni pubblici esercizi privi di autorizzazione", sono le principali prescrizioni ascritte all'amministrazione comunale a seguito dell'ispezione prefettizia. In particolare al Comune della città mariana sono stati concessi nove mesi per poter procedere all'abbattimento dei manufatti illegali, con tanto di report da dover inviare trimestralmente alla Prefettura di Napoli sullo stato delle iniziative di abbattimento intraprese. Sulla gestione del personale, la prefettura ha invitato il Comune a concludere le procedure concorsuali bandite per l'assunzione dei dirigenti degli Affari Finanziari, dei Servizi Demografici e dell'Ufficio Tecnico. Su questo punto, l'amministrazione comunale ha ampiamente anticipato l'atto prescrittivo a firma del prefetto Andrea De Martino e notificato al sindaco Claudio D'Alessio la scorsa settimana, tant'è che i posti dirigenziali appena citati sono già stati o

ccupati dai dirigenti Eugenio Piscino, (Affari Finanziari), Raimondo Sorrentino, (Servizi Demografici) e Andrea Nunziata, (Ufficio Tecnico), tutti vincitori di concorso. Il sindaco Claudio D'Alessio ha espresso un ampio compiacimento per la positiva conclusione dell'ispezione avviata dalla prefettura il 21 gennaio 2010. Un risultato che fa felice il primo cittadino di Pompei, poiché risulta evidente l'assenza di coinvolgimenti camorristici nella gestione amministrativa e poiché molte prescrizioni disposte dalla prefettura sono state avviate dal Comune ancora prima della notifica dell'atto. Che non c'è l'ombra della camorra a condizionare le scelte del consiglio comunale di Pompei lo aveva scritto il Ministro dell'Interno Riccardo Maroni in una ampia relazione firmata lo scorso 22 settembre. "Ritenuto - si legge nell'atto a firma del ministro Maroni - che dalla relazione predisposta in data 23 luglio 2010 dal prefetto di Napoli, non emergono elementi concreti univoci e rilevanti tali da determinare un'alterazione del procedimento di formazione della volontà degli organi elettivi ed amministrativi dell'ente".


giovedì 13 gennaio 2011 - 15.30 | © RIPRODUZIONE RISERVATA

 



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