Un cacciatore 32enne, F.C. di Pimonte, è stato colpito due colpi di fucile. L'uomo è stato raggiunto alla spalla e al braccio sinistro. Portato al pronto soccorso all'ospedale San Leonardo di Castellammarre, i medici hanno provveduto ad estrargli i pallini. L'uomo, dopo aver raccontato la dinamica dell'accaduto al drappello di polizia, è stato dimesso. Le ferite sono state giudicate, dai sanitari stabiesi, guaribili in 35 giorni. Sul luogo dell'incidente sono giunte le forze dell'ordine per accertare l'esatta dinamica dell'accaduto. Da una prima ricostruzione, i due colpi che hanno colpito il 32enne pimontese sarebbero partiti accidentalmente dal fucile un altro cacciatore che si trovava anche lui sul monte Pendolo. L'episodio è accaduto nella tarda mattinata di domenica, ovvero nel giorno di chiusura della stagione di caccia. Un giornata come tante dove gli appassionati volevano chiudere l'annata venatoria con l'ultima battuta di caccia. F.C., in compagnia di un amico, si trovava nei boschi del monte Pendolo quando ha udito due spari. Poi un forte bruciore e l'uomo si è accasciato a terra. I due pallini hanno colpito il 32enne alla spalla e al braccio sinistro. Il compagno gli ha prestato i primi soccorsi. Dopo aver raggiunto la vett
ura, il ferito è stato trasportato al pronto soccorso dell'ospedale San Leonardo di Castellammare dove gli sono state diagnosticate ferite plurime da pallini. Inoltre i camici bianchi, dopo un breve intervento chirurgico, gli hanno estratto i due colpi. Tuttavia le ferite riportate dal cacciatore pimontese sono state ritenute guaribili in 35 giorni. Prima di essere dimesso dall'ospedale, F.C. ha raccontato la dinamica dell'accaduto alla polizia del commissariato stabiese. In base al racconto fornito agli agenti, l'uomo, che si trovava con un amico nei boschi, ha dichiarato di aver sentito partire degli spari e subito dopo un forte bruciore alla spalla e al braccio sinistro. E, sempre dalla testimonianza del cacciatore, «i colpi sarebbero partiti accidentalmente dal fucile di un altro cacciatore che non si sarebbe nemmeno accorto di averlo colpito». Inoltre nel raggio di una cinquantina di metri, i due amici non hanno notato la presenza di altre persone impegnate nella battuta di caccia. Sulle modalità dell'incidente il commissariato di Castellammare, agli ordini del primo dirigente Luigi Petrillo e del vicequestore aggiunto Stefania Grasso, ha avviato le indagini per far luce sulla vicenda. Tuttavia F.C. non ha sporto alcuna denuncia.