Politica & Lavoro

Pimonte - Amministrazione Palummo sotto bersaglio

Dalla minoranza volantino conto aumenti IMU e IRPEF comunale.


Minoranza inferocita contro gli aumenti sproporzionati dell'IMU e dell'IRPEF comunale e non solo; il Gruppo Pimonte nel Cuore giura battaglia affinché siano riviste al ribasso le aliquote IMU e soprattutto affinché siano previste detrazioni o sgravi per le famiglie bisognose o meno abbienti. "La ricetta Palummo non funziona perché non è quella che aveva promesso" sostengono dalla segreteria del gruppo "forse in buona fede egli stesso credeva di poter cambiare il modo di amministrare con ricette di rilancio e benessere, ma oggi si rende conto di essere un comune amministratore, anzi un pessimo amministratore qualunque che di fronte al primo ostacolo finanziario dell'ente ha immediatamente aumentato le tasse e messo le mani nelle tasche dei cittadini".
"l'introduzione dell'IMU certamente era necessaria, ma non a quelle aliquote così alte e soprattutto andavano previste detrazioni per le fasce deboli della popolazione perché amministrare significa anche avere polso della situazione sociale ed economica dei nostri concittadini. La stessa addizionale IRPEF colpirà dipendenti e pensionati: e anche qui piovono le critiche da parte del gruppo Pimonte nel Cuore: "sono circa 200.000 euro di tasse che vengono prelevati dalle tasche dei dipendenti e pensionati, questa tassa non andava toccata perché appartiene a quella classe di persone che subisce una ritenuta alla fonte ed è impotente nel tutelare il proprio salario di fronte a tali prelievi"; l'attuale maggioranza dice che la TARSU doveva aumentare del 20% ma grazie a loro ciò non è stato fatto; da parte nostra già ci meraviglia che si è passati dal promettere la riduzione della tassa al dire che "siamo fortunati che non è aumentata"; è lecito da parte nostra pensare che il mancato aumento TARSU è stato recuperato dalle addizionali comunali sui dipendenti e pensionati solo per non fare una brutta figura per quanto promesso in campagna elettorale". Il volantino della minoranza Pimonte nel Cuore è stato distribuito in questi giorni e lo sarà ancora nei prossimi. Anche altri gli argomenti trattati: aumento bollette dell'acqua alle quali l'amministrazione ha votato si, i lavori Pubblici bloccati, accentramento delle deleghe nelle sole mani del Sindaco, Piano Regolatore bloccato ecc. anche su questo il commento del gruppo Pimonte nel Cuore è severo: "solo oggi Palummo si accorge del Piano

Regolatore e del Piano casa approvato dalla scorsa Amministrazione", "nel loro rendiconto annuale distribuito sotto forma di volantino, si dice di "cominciare a studiare le potenzialità del Piano Regolatore e del Piano Casa"; forse dopo 8 mesi cominciano a rendersi conto delle grandi potenzialità di tali strumenti che con grandi sacrifici abbiamo approvato; è triste che  solo per fini elettorali, o forse perché non ne capivano poi così tanto,  hanno per molto tempo criticato e stracciato tali strumenti, oggi resisi conto della cosa fanno un dietrofront ignobile che offende tutti quanti avevano creduto ai loro racconti di un piano regolatore inservibile".
Infine la polemica si sposta sul flop della manifestazione Bianco Natale che ha visto impegnata l'amministrazione Palummo nell'organizzare diversi eventi che non hanno riscontrato molta affluenza da parte dei visitatori. "Visto che Palummo si lamenta ed aumenta le tasse ci piacerebbe sapere quanto è costata la manifestazione,  soprattutto quanti soldi pubblici dei cittadini sono stati spesi dal bilancio comunale", "condividiamo l'idea della manifestazione ma noi avremmo preferito l'aliquota IMU sulla prima casa anche di un mezzo punto più bassa rispetto a quelle "casupole chiuse" di cui noi cittadini paghiamo anche la corrente elettrica per farle restare illuminate (ma chiuse) per tutta la notte; in un periodo di crisi come questo certi sprechi sono inaccettabili, ogni spesa comunale prima di essere fatta deve essere ritenuta necessaria e non può essere invece sostenuta solo per il capriccio di qualcuno che vuole dimostrare le sue manie di grandezza; Pimonte non è un albergo, è un comune e come tale va gestito". "Non si può calare un modello imprenditoriale sulla cosa pubblica, infatti sono stati aumentati anche tanti altri diritti di segreteria per richiedere una SCIA, un certificato di destinazione urbanistica ed altri ancora; insomma il modello imprenditoriale di Palummo tenta di fare business con le casse del comune a discapito dei servizi sociali; secondo noi invece prima di tutto il comune è fonte di erogazione di servizi ai cittadini non una business machine. Speriamo che per il futuro si cambi rotta altrimenti ci dovremo preparare ad altri scenari peggiori che di certo non sono quelli che Palummo aveva fatto sognare ai pimontesi con le sue facili promesse di posti di lavoro e benessere".


mercoledì 2 gennaio 2013 - 17.31 | © RIPRODUZIONE RISERVATA

 



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