Fermato il presunto assassino della 54enne di Vico Equense trovata morta nel bagagliaio di un'auto. L'uomo si sarebbe dato alla fuga a bordo di uno scooter dopo la tragica aggressione. I militari l'hanno rinvenuto sentiero che conduce a mare in località Scaricatoio. L'uomo è stato condotto in caserma per l’interrogatorio di rito. Nel primo pomeriggio è stato trovato il cadavere della vittima all’interno del bagagliaio di un'auto, una Citroen C3 bianca. A dare l'allarme, alcuni condomini di via San Massimo. La donna aveva in passato denunciato l’ex compagno per stalking.
Salvatore Ferraiuolo, di 54 anni, ritenuto indiziato dell'omicidio dell'ex compagna Anna Scala a Piano di Sorrento è stato sottoposto a fermo per omicidio premeditato. Secondo quanto si apprende avrebbe confessato il delitto. Indagini serrate sono state condotte a cura dei Carabinieri della compagnia di Sorrento e del Gruppo di Torre Annunziata sotto il coordinamento della Procura.
«L'uccisione a sangue freddo di Anna Scala, avvenuta quest'oggi a Piano di Sorrento, sconvolge per la brutalità e per l'indifferenza dimostrata dall'omicida
nell'agire in strada, davanti ai testimoni, coltello in pugno. In questo momento di dolore non possiamo che esprimere vicinanza alla famiglia e all'intera comunità della Penisola Sorrentina e confidare in un veloce intervento della giustizia». A dirlo è la deputata di Forza Italia Annarita Patriarca, componente della commissione bicamerale d'inchiesta sul femminicidio. «La violenza di genere ha assunto dimensioni emergenziali tanto dal punto di vista sociale quanto dal punto di vista culturale, e non solo in Campania – ha aggiunto la parlamentare azzurra –. Un fronte, quest'ultimo, per cui la strada da percorrere è ancora molto lunga, purtroppo». «È fondamentale migliorare e perfezionare i meccanismi di difesa delle donne che trovano il coraggio di denunciare, come appunto era capitato ad Anna Scala – ha concluso la Patriarca – perché ancora oggi, malgrado specifiche leggi a tutela, le donne sono lasciate sole a fronteggiare situazioni di pericolo fisico e psicologico ad opera di compagni ed ex compagni. Il nostro impegno, come commissione d'inchiesta, servirà anche a riorganizzare questo genere di strumenti normativi».