Cronaca

Ostaggi dei banditi. Notte da incubo

Fino all’alba tra sniffate e colpi agli automobilisti Nel mirino un carabiniere: dà l’allarme e li fa arrestare.

di Crescenzo Amodio


S’è conclusa all’alba la notte brava di due rapinatori cocainomani, fermati da un carabiniere anche lui finito sotto tiro. Giuseppe Napodano, 36 anni, ritenuto affiliato al clan D’Alessandro, e Carmine Procida, 19enne, entrambi di Castellammare, avevano cominciato con una rapina e il sequestro di un 21enne di Gragnano per procurarsi i soldi necessari a comprare una dose. Poi, sotto l’effetto della droga un colpo dopo l’altro, un secondo giovane preso in ostaggio e ancora la rapina al carabiniere e a un sottufficiale dell’esercito. Non è ancora mezzanotte quando comincia la notte folle. Napodano e Procida sono a bordo di uno scooter quando nelle vie di Castellammare intercettano un 21enne di Gragnano che viaggia a bordo di una Volkswagen Fox. Il giovane viene bloccato, i due rapinatori gli puntano le pistole al volto e si fanno consegnare i 25 euro che ha in tasca e il cellulare. Troppo magro il bottino. I due hanno bisogno di più soldi. Così costringono il ragazzo a scendere dalla vettura e a sedere sulla parte posteriore dell’auto: Napodano si mette alla guida e si dirige verso Torre Annunziata. È l’1 quando i due rapinatori con l’ostaggio al seguito arrivano a Torre Annunziata, comprano dosi di cocaina e davanti al 21enne la sniffano. La paura diventa così un incubo. I due sotto l’effetto della coca cominciano a girare per le strade deserte. Passano tre ore. Sono le 4 quando a Santa Maria la Carità i rapinatori intercettano una Peugeot 207, alla guida c’è un sottufficiale dell’Esercito. La Volkswagen Fox si avvicina, il conducente della «207» intuisce il pericolo, con una brusca manovra accelera e riesce a fuggire. Il giovane ostag

gio è terrorizzato, vorrebbe dare un messaggio facendo segno con la mano, gridare, aprire lo sportello e buttarsi dall’auto, ma sa che potrebbe anche essere peggio e quindi rinuncia. Per Napodano e Procida la notte brava non è finita, hanno bisogno di altri soldi, fanno capire all’ostaggio di volere sniffare dosi di cocaina. Alle 5.30 la Volkswagen Fox è a Castellammare e blocca il transito di una Seat Ibiza. I rapinatori credono che a bordo ci siano due facili prede. Ma al volante c’è un giovane carabiniere, al suo fianco un amico 21enne di Castellammare. «Dateci i soldi o spariamo», minacciano i rapinatori. Ottengono 60 euro. Poi, Procida, impugnando la pistola, costringe il passeggero a scendere e a salire sull’auto dove c’è anche l’altro ostaggio. È a questo punto che Procida, sicuro del fatto di avere due ostaggi, tenta di salire sulla Seat Ibiza per impossessarsene. Ma il carabiniere si qualifica. Procida ha un momento di lucidità, scappa sull’altra auto e si allontana. Il carabiniere intanto dà l’allarme, scattano le ricerche, le pattuglie, coordinate dal capitano Carmelo Rustico, istituiscono blocchi in tutta la zona. È l’alba quando la Volkswagen Fox viene intercettata in via Annunziatella. Intanto, i rapinatori hanno buttato via le armi. L’auto dei carabinieri si mette davanti, i rapinatori non hanno scampo, fuggono per poche centinaia di metri e poi si arrendono. Vengono liberati i due ostaggi. L’auto, il telefonino e il denaro (tranne quelli rapinati al primo ostaggio e usati per l’acquisto della cocaina) vengono recuperati. Sani e salvi i due ostaggi, anche se sotto choc e una notte da incubo difficile da dimenticare.


martedì 26 agosto 2008 - 13.56 | © RIPRODUZIONE RISERVATA

 



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