Cronaca

Odissea Circumvesuviana, Eav fa il punto: ''Treni vecchi, ritardi non imputabili a noi. Ora una commissione d'inchiesta''

Dopo il caos di ieri, l’azienda annuncia accertamenti rigorosi, difende il proprio operato e propone soluzioni come la prenotazione obbligatoria sulla Napoli-Sorrento.

di Alessio Esposito


Dopo il caos di ieri sulla linea Napoli-Sorrento della Circumvesuviana, l’Eav interviene con una nota dettagliata, facendo il punto sulla situazione critica della tratta e annunciando un'attività mirata per accertare le cause dell'accaduto.

“L’incidente di ieri è grave e verrà approfondito con rigore, valutando cause esogene ed endogene. È stata istituita una commissione d’inchiesta per fare chiarezza. Appare opportuno fare il punto sulla situazione”, si legge nella comunicazione diffusa dall’Ente Autonomo Volturno.

Il cuore del problema, per Eav, resta l’età dei convogli: “Sulla vesuviana ci sono treni che hanno anche 40 o 50 anni. Dovrebbero essere in pensione da un pezzo. Grazie all’impegno di operai e personale viaggiante, coordinati da due dirigenti provenienti da Trenitalia, riescono ancora a fare il loro dovere ma è ovvio che l'affidabilità non può essere quella di treni nuovi”.

Una condizione anomala rispetto al resto della rete gestita dall’ente: “Eav ha bus nuovi e treni nuovi su tutte le linee tranne che sulla vesuviana”, chiarisce l’azienda, che intende però sottrarsi a responsabilità per i ritardi sull’ammodernamento.

“I ritardi sulla consegna dei treni per la vesuviana non sono imputabili ad Eav– prosegue la nota –. La gara è partita nel 2019, ha subito un contenzioso amministrativo di 18 mesi, poi il Covid (altri 18 mesi di fermo) e poi la guerra in Ucraina (lo stabilimento di produzione era in Bielorussia). La produzione è stata quindi spostata a Valencia, dove di recente vi è stata l’alluvione che ha determinato un ritardo di altri sei mesi sulla tabella di marci

a”.

La casa costruttrice è “tra le più importanti del mondo” sottolinea Eav. “Due treni sono a Napoli in prova ed altri due arriveranno entro la fine dell’anno. Cinquantasei sono già finanziati, la consegna è prevista entro il 2027. Ora l’obiettivo è ottenere da parte della casa costruttrice l’autorizzazione di immissione in servizio dalla Ansfisa (Agenzia nazionale della sicurezza ferroviaria)”.

Intanto, si continuano a fare i conti con l’usura. “I treni vecchi danno problemi – evidenzia l’ente –. Per fare un esempio, anche la linea 6 della metropolitana di Napoli ha treni vecchissimi e quindi, per farli camminare poco e per fare più manutenzione, il servizio chiude alle tre del pomeriggio. Questo è possibile farlo per la vesuviana?”.

Tra le proposte per gestire la criticità, Eav rilancia una soluzione: “Evitare il sovraffollamento e quindi istituire la prenotazione obbligatoria almeno sulla linea Napoli-Sorrento. Contingentare gli accessi. Lo proporremo alle autorità competenti”.

In chiusura, un’apertura al confronto: “Si può fare di meglio e di più? In questo momento storico? Ben vengano le proposte. Abbiamo chiesto una consulenza ai massimi esperti del mondo ferroviario nazionale (CIFI), ma purtroppo i problemi restano. Abbiamo convocato per un confronto le organizzazioni sindacali. E siamo disponibili ad accogliere suggerimenti e proposte da soggetti istituzionali in ogni luogo”.

Una dichiarazione che segna, almeno nelle intenzioni, l’inizio di una fase di maggiore trasparenza e confronto su una delle tratte ferroviarie più delicate e frequentate del Mezzogiorno.


sabato 3 maggio 2025 - 19:55 | © RIPRODUZIONE RISERVATA

 



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