Se si parte dai dati del 2022, ovvero da uno dei periodi di maggiore spicco del gaming, ci si rende conto di quanto questa rivoluzione sia ancora lontana dal suo apice. In sintesi, il mercato dei videogiochi potrebbe frantumare a breve ogni record passato, regalando anche all'Italia un ruolo di primo piano in questa nuova "corsa all'oro". Ecco i dati e le principali considerazioni.
I dati e le prospettive del gaming
Nel 2022 il mercato globale del gaming è stato valutato circa 336 miliardi di dollari, e ha mostrato una crescita costante che non sembra affatto destinata a rallentare. Le stime elaborate da Klecha & Co. indicano, infatti, che entro il 2027 questo settore potrebbe superare i 522 miliardi di dollari, con un incremento del valore pari al 9,2%. Questa previsione si fonda sull’aumento del numero di giocatori, sulla diversificazione delle tipologie di intrattenimento e sull’ingresso di nuovi segmenti come i serious games.
Le dinamiche che muovono questa espansione riguardano sia il lato tecnologico sia quello culturale. Entro il 2025 i giocatori in tutto il mondo saranno circa 3,6 miliardi, e la metà arriverà dall’Asia, ovvero il continente che conferma il suo peso sempre più impattante nel mercato (non solo quello dei videogiochi). La disponibilità delle connessioni mobile ad alta velocità e la diffusione capillare degli smartphone, non a caso, hanno reso l’accesso al gaming più semplice e immediato.
L’evoluzione del mercato è legata in realtà a numerosi fattori, fra cui troviamo gli investimenti massicci nella ricerca e nelle nuove tecnologie. Basti pensare ai casino nuovi online, che spesso integrano anche i
game show live in streaming sulle proprie piattaforme. Gli stessi portali di iGaming presto o tardi introdurranno altre novità hi-tech come la realtà aumentata e la realtà virtuale, contribuendo ancor di più al successo del gaming a livello planetario. Infine, meritano una citazione anche le piattaforme di cloud gaming, che permettono di giocare senza dover avere un hardware avanzato come le console o i PC da gaming.
Il ruolo dell'Europa e dell'Italia
Il ruolo dell’Europa rimane rilevante, e vede alcuni Paesi in una posizione di primo piano. L’Italia è tra i cinque mercati più importanti del continente e nel 2022 il valore dell’industria nazionale dei videogiochi ha superato i 2,3 miliardi di euro, con una crescita del 5% rispetto all’anno precedente. In Italia il bacino d’utenza si aggira intorno ai 13 milioni di videogiocatori, pari al 31% della popolazione tra i 6 e i 64 anni. Questo dato conferma come il gaming sia ormai una componente stabile delle abitudini di intrattenimento tricolori. La spinta arriva sia dai videogiochi tradizionali sia dal comparto del gioco online, che ha contribuito ad ampliare la base degli utenti.
Come anticipato, il successo del gaming dipende anche dal consolidamento della categoria dei cosiddetti serious games. Questo segmento oggi vale tra gli 8 e i 10 miliardi di dollari e, secondo le proiezioni, raggiungerà quota 33 miliardi di dollari entro i prossimi dieci anni. I serious games vengono sviluppati per scopi formativi, sanitari, militari e aerospaziali e rappresentano uno strumento efficace per affrontare simulazioni rischiose o complesse.