Si conclude l’avventura europea del Napoli, vincitore allo stadio Maradona contro il Granada per 2-1 in una gara decisamente nervosa. Partenopei che non ribaltano il punteggio maturato il 18 febbraio all’Estadio de Los Cármenes di Granada.
Gattuso risperimenta la difesa a tre sebbene abbia dichiarato nel post partita di Napoli-Atalanta di non volerne più fare uso. Fra i pali obbligatoriamente è schierato Meret, a sua protezione Rrahmani, Maksimovic e Koulibaly. A centrocampo Bakayoko, Fabiàn e Zielinski con Elmas e Di Lorenzo a completare il reparto sulle fasce. Le due punte sono Insigne e Politano.
Gli azzurri trovano la via del gol dopo tre minuti di gioco grazie ad un’ottima iniziativa personale di Zielinski per poi consegnare il pallino del gioco al Granada: Napoli che, nel momento in cui avrebbe dovuto sferrare il colpo del ko, con un timido giro palla sterile fa acquisire agli spagnoli coraggio fino al gol del momentaneo 1-1 firmato Montoro, in una dormita collettiva di Rrahmani e Maksimovic. Per accedere agli ottavi, la squadra di Gattuso avrebbe avuto bisogno di un passivo con tre gol di scarto. La rete di Fabiàn al 59’ illude i partenopei che vanno l’assedio finale: al il triplice fischio finisce 2-1.
Le pagelle
Meret 6: immobile ed incolpevole sulla rete di testa di Montoro, sulle altre conclusioni si fa trovare pronto.
Rrahmani 5: partita inconsistente per l’ex Verona che sull’azione del gol non si intende con Maksimovic, nel secondo tempo sventa grazie a scivolate occasioni pericolose.
Maksimovic 4.5: gioca solo il primo tempo, non interviene al gol subito ed è impreciso.
Di Lorenzo 5.5: non sfrutta la libertà che ha sulla fascia e sbaglia spesso cross bassi, in fase difensiva è sempre pronto.
Bakayoko 5: ha il merito di aver recuperato il pallone per il
gol del vantaggio, in fase difensiva è spesso in ritardo ed è approssimativo nei passaggi.
Fabiàn 5.5: oltre alla rete del 2-1 non ha creato molto. Lo spagnolo perde spesso tempi di gioco e manda alle stelle un’ottima occasione.
Zielinski 6: il polacco trova all’avvio il gol del vantaggio ed è sempre pericoloso con tiri e con le solite serpentine.
Elmas 5: gioca in una posizione innaturale ed è costretto ad adattarsi, sbaglia molti cambi di gioco.
Insigne 5.5: il capitano gioca più arretrato del solito, tentando di fare da collante, esegue male passaggi e dribbling ma fino all’ultimo ci prova.
Politano 6-: in un ruolo inedito non dà punti di riferimento agli avversari, svariando sul fronte offensivo.
I subentrati:
Ghoulam 6: inserito tra primo e secondo tempo, è utile nei cross e nelle solite rimesse lunghe, nel finale sfiora anche un gol che manca dal 25 maggio 2019.
Mertens 6-: il suo ingresso in campo avviene subito dopo il gol di Fabiàn. Il belga, al rientro da un infortunio, non è sicuramente al 100% e lo ha dimostrato.
Il tecnico:
Gattuso 4.5: nonostante gli infortuni (che non devono essere alibi, dato l’enorme dislivello sulla carta delle due formazioni schierate) gioca a viso aperto. Un Napoli tuttavia senza gioco: non casualmente i gol delle ultime partite sono frutto di grandi giocate individuali e non di gioco di squadra. Schiera una difesa a tre in una delle partite più importanti della stagione, fallendo miseramente ed è difatti costretto a ricambiare la scacchiera difensiva. La sua squadra non ha amalgama: in ogni contrasto i giocatori escono sempre scoordinati ed hanno malintesi in fase offensiva. Comunque andrà a finire, la stagione resta fallimentare: con l’Europa League fanno tre trofei persi su tre, senza contare il campionato dove l’obiettivo Champions dista 4 punti.