Larve nel cibo dei bambini, servizio sospeso in tre comuni: Sant'Antonio Abate, Santa Maria la Carità e Lettere. Un caso che ha scatenato rabbia e indignazione tra i genitori, per un episodio inquietante che ha fatto rapidamente il giro dei social, con immagini e testimonianze che hanno portato a una decisione drastica da parte delle amministrazioni comunali. A far esplodere il caso sono stati i genitori, che hanno denunciato pubblicamente quanto accaduto. "Buonasera a tutti, questo è quello che hanno mangiato oggi i nostri figli a scuola. Vergognatevi", ha scritto una madre pubblicando una foto inquietante: nel piatto del figlio, tornato a casa con la scodella sporca, si vedevano chiaramente dei corpi estranei nel cibo. E non si tratta di un caso isolato. Un altro genitore ha aggiunto: "È uno schifo, è una cosa gravissima ed è gravissimo il fatto che nessun collaboratore della mensa, né tantomeno gli insegnanti siano intervenuti". La vicenda ha assunto contorni ancora più allarmanti quando si sono moltiplicate le segnalazioni da Sant'Antonio Abate e Santa Maria la Carità, fino a coinvolgere anche il comune di Lettere, terzo territorio in cui opera l’impresa incaricata della refezione scolastica. In alcuni casi, i bambini hanno manifestato sintomi di malessere dopo aver consumato
il pasto contaminato. "Anche in classe di mia figlia a Sant’Antonio Abate. Mia figlia è stata male, appena uscita da scuola ha iniziato a vomitare. L’ho portata in ospedale: intossicazione da cibo contaminato", ha denunciato una madre preoccupata. Secondo le prime informazioni trapelate, la causa della contaminazione sarebbe verdura congelata, nella quale sarebbero state presenti le larve. Una spiegazione che, se confermata, evidenzierebbe un grave problema nella catena di controllo della qualità dei pasti serviti ai bambini. L’ondata di segnalazioni ha costretto le amministrazioni comunali a sospendere immediatamente il servizio mensa in tutti e tre i comuni coinvolti, in attesa di accertamenti e verifiche sulla qualità degli alimenti forniti dall’azienda incaricata. Il caso ha sollevato un acceso dibattito sulla gestione della ristorazione scolastica e sulla necessità di controlli più stringenti per garantire la sicurezza alimentare dei bambini. Le famiglie ora chiedono risposte, mentre le autorità preposte stanno avviando indagini per chiarire eventuali responsabilità. Il rischio di una crisi di fiducia nel servizio mensa è concreto, e l’unica strada possibile è un’azione rapida e trasparente per garantire che episodi simili non si ripetano mai più.