Mentre l'ex capitano delle vespe si dice sicuro del posto in panchina, i dirigenti Turcio e D'Auria potrebbero lasciare la società. In settimana previsto un summit con Manniello
A 15 giorni dalla mesta retrocessione in 2ª Divisione, in casa Juve Stabia impazza il totoallenatore. Con l'ipotesi Cioffi ormai tramontata a causa del dissenso manifestato dalla tifoseria che mal avrebbe sopportato un ennesimo tesserato dai trascorsi sorrentini, a tenere banco negli ultimi giorni è l'ipotesi Rastelli. L'ex attaccante del Napoli, maturata la decisione di appendere le scarpe al chiodo, è ora impegnato a Coverciano nel corso per il conseguimento del tesserino da allenatore di 2ª categoria, requisito fondamentale per chi vuol guidare formazioni professionistiche. Interpellato in merito alla possibilità di vederlo a breve quale successore di Costantini sulla panchina delle vespe, Massimo Rastelli non nasconde le proprie ambizioni: "Ammetto che l'ipotesi di allenare la Juve Stabia mi lusinga, sarebbe un sogno - esordisce l'ex capitano - e so che mi ritrovo nella rosa dei papabili che la dirigenza sta prendendo in considerazione. Per ora posso solo assicurare ai tifosi che qualunque sarà la decisione della società circa la guida tecnica della prima squadra, io resterò a Castellammare in quanto ho maturato un rapporto tanto forte con l'ambiente, da non riuscire ad immaginarmi altrove. Inoltre mi fido ciecamente di Giglio e sono convinto che riuscirà a far tornare subito la Juve Stabia dove
le compete". Il conseguimento del titolo di allenatore professionista da parte di Rastelli potrebbe tuttavia essere legato anche all'idea Ferraro, mister del Vico Equense dei miracoli che, essendone sprovvisto, necessiterebbe di un affiancamento per aggirare le norme federali in materia di tecnici. L'escamotage, insomma, sarebbe bello e fatto: Rastelli in panchina, ma solo in rappresentanza di Ferraro. L'ipotesi è ancora in piedi, però negli ultimi giorni sta perdendo consensi anche perché il buon Massimo non sarebbe esaltato dall'idea di passare un campionato all'altrui ombra. "La mia massima ambizione è diventare allenatore - ha detto - ho tanto entusiasmo, come è naturale che sia per un uomo che si appresta ad affrontare un nuovo capitolo della propria carriera. In questo periodo ho sentito tutti: Franco e Nicola Giglio, Roberto Amodio e Franco Manniello. La società intende riscattarsi e ha il mio stesso entusiasmo. Mi sento pronto, ma ora bisogna aspettare le decisioni della dirigenza. Credo che entro l'inizio della prossima settimana sarà tutto più chiaro". Intanto Guglielmo D'Auria (16.5%) e Giampiero Turcio (12%), soci di minoranza delle vespe, sarebbero pronti a lasciare la Juve Stabia. Ad inizio settimana è in programma un summit con Franco Manniello per definire la questione.