Lo scempio boxlandia coinvolge anche il celebre agrumeto di dannunziana memoria. Previsto per il prossimo 14 giugno un incontro a tema.
A poco più di un mese dalla tragica scomparsa di Giovanni Antonetti, in penisola sorrentina il caso boxlandia continua a far parlare. La battaglia ambientalista del legale sorrentino prosegue, davanti all'incalzare del cemento selvaggio in costiera. Il grido di ribellione arriva questa volta da Massa Lubrense, perla della costa sorrentina e anch'essa vittima di questo scempio.
Ultimo fra tutti, dopo Sorrento e Piano, il caso del fondo "Il Gesù" - decantato perfino dal vate Gabriele D'Annunzio per la bellezza dei suoi aranceti. Sui social network si diffonde la notizia di un prossimo convegno a tema, che si terrà proprio a Massa Lubrense venerdi 14 giugno https://www.facebook.com/events/165087567005073/?fref=ts .
L'incontro, promosso dai giovani e dalle associazioni ambientaliste della zona, si terrà presso il Centro Culturale Giovanile "I care - Don Milani" in via Parthenope 6, alle ore 20.00. La conferenza per la tutela dell'aranceto massese, oggetto del prossimo piano d'abbattimento per far posto al cemento ed ai box auto interrati, è organizzata dalle associazioni Oebalus - Studi sulla Campania nell'antichità e Progetto Te
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Argomenti principe saranno la storia e la rilevanza culturale, paesaggistica ed ambientale del Fondo "Il Gesù" della cittadina costiera.
A Massa Lubrense una serie di interventi illustri, dalla politica locale e non solo : l'archeologa A. Trapani, la storica L. de Vito Puglia, l'antropologo G. Gugg, l'agronomo A. di Gennaro, dando ampio spazio poi all'architetto M. D'Angiolo ed alla comunicazione dell'urbanista A. Dal Piaz.
Il dibattito sarà moderato dal giovane Giuseppe Aulicino. La storia del fondo in questione, da tempo aperto al pubblico, si intreccerà alle vicende amministrative recenti. Allo stato attuale le prossime opere in progettazione potrebbero causare la scomparsa dell'agrumeto, malgrado le tante lotte della famiglia che lo ha gestito per anni. Provocatorio quanto - di già - nostalgico il titolo dell'evento promosso dai giovani massesi, che recita "Mi ricordo di un aranceto murato a Massa...". Chiara citazione dannunziana, adottata come slogan di un evento che attirerà l'attenzione di tutti quanti hanno a cuore le sorti di un vero e proprio pezzo di storia locale (cit. G. D'Annunzio, Il Notturno).