Cronaca

Lettere: il Castello aperto al pubblico

E' quanto stabilisce una delibera di giunta dell'ente comunale letterese, fortemente voluta da Luigi Giordano, assessore al Turismo.

di Dario Sautto


   architetto Sabato Fontana - assessore Luigi Giordano

Il Castello di Lettere finalmente aperto al pubblico, ai turisti, ai visitatori ed ai matrimoni. È quanto stabilisce una delibera di giunta dell'ente comunale letterese, fortemente voluta da Luigi Giordano, assessore al Turismo che fa parte della squadra del sindaco Antonio Pentangelo. "In collaborazione con l'architetto Sabato Fontana - spiega l'assessore Giordano - abbiamo studiato un documento con il quale abbiamo regolamentato orari di apertura e chiusura della struttura, prezzario e quasi ultimato i lavori su tutta l'area archeologica che, adesso, può vantare anche un vero e proprio parco". Infatti, è stato completato anche l'odeon che sorge adesso appena sotto la cittadella medievale scoperta durante gli scavi effettuati intorno al Castello. Un teatro all'aperto, proprio sotto al Castello medievale, che doveva essere semplicemente incastonato nella collina ma, naturalmente, godrà dello stesso panorama mozzafiato del Castello. Anzi, parte dei ritrovamenti potranno essere addirittura un piccolo palco per spettacoli a cui assistere dall'odeon. "Questa è una delle nostre idee per il futuro - spiega l'assessore Giordano - uno degli obiettivi sui quali stiamo lavorando. Brevi opere a tre attori, da poter mettere in scena nello spazio sovrastante l'odeon". La delibera di giunta, però, ha stabilito il prezzo del biglietto di ingresso (3 euro) che, in caso di prenotazione preventiva, permette alle comitive di almeno 15 persone, con la sola aggiunta di un euro a persona, di usufruire anche di una guida turistica esperta. Studenti e anziani potranno accedere agli scavi gratis, mentre gli orari canonici di apertura sono previsti dal lunedì al sabato tra le 14 e le 20, mentre solo la domenica dalle 11 alle 14 e dalle 18 alle 21. Gli sposi, poi, potranno usufruire dell'intera struttura del parco del Castello per servizi fotografici. Previo un pagamento preventivo di 100 euro (50 euro per i soli residenti nel Comune di Lettere), il medioevo letterese e il suo panorama mozzafiato potranno fare da sfondo al book fotografico degli sposi. La delibera 62 regolamenta, così, l'accesso alla struttura stori

ca che verrà migliorata soprattutto grazie agli incassi, che saranno il sostentamento principale del Castello. Sono previsti, inoltre, altri scavi, poiché si presume che parte del villaggio medievale sia ancora sommerso da tonnellate di terra. E, in attesa di entrare in un circuito turistico più ampio, importante sarà anche la ristrutturazione della chiesa di Santa Maria delle Vigne, nella quale sorgeva la sede vescovile di Lettere e dove tuttora è conservato l'affresco medievale della Madonna del Buonconsiglio, di pregevole fattura ma completamente rovinato dal tempo e dall'incuria. Sarà necessario un profondo restyling "per il quale adesso non possediamo ancora i fondi" conclude l'assessore Giordano.
A Lettere esiste l'unico insediamento medievale di rilievo di tutto il centro-sud Italia. I lavori di scavo hanno portato alla luce una casa-torre di epoca medievale, probabilmente risalente al 900 d.C., così come il resto dell'area archeologica circostante. In meno di un anno sono emersi i resti degli edifici che costituivano il villaggio del castello di Lettere. Le strutture murarie sono tutte realizzate con pietre calcaree unite con una malta povera di calce. I muri poggiano direttamente sulla roccia calcarea, livellata e tagliata per far posto alle abitazioni o a vasche e cisterne che sono state ritrovate piene di calcinacci. Una struttura complessa, costituita da un robusto edificio a pianta quadrangolare con muri molto spessi. Alla casa torre si accedeva da una scala, che in parte è ancora conservata all'esterno della stessa costruzione. Il villaggio medievale sottostante faceva parte delle conquiste di Amalfi. Dopo le invasioni normanne, la Repubblica Marinara Amalfitana era riuscita a liberarsi e per coprirsi le spalle da eventuali attacchi provenienti dall'agro o da Stabia, decidendo di annettere Gragnano, Pimonte, Casola e proprio Lettere. Nella frazione gragnanese di Castello, in quella pimontese di Pino e proprio a Lettere sono ancora presenti i tre manieri costruiti con funzione di vedette per Amalfi. Nulla sfuggiva dalle tre postazioni.


martedì 11 agosto 2009 - 0.12 | © RIPRODUZIONE RISERVATA

 



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