Forse “opera del Brunnelleschi”.
La vicina località di Torre Annunziata è divisa da Castellammare dal fiume Sarno e dallo scoglio di Rovigliano. Ogni anno il 5 agosto, in questo luogo, i devoti di Torre Annunziata celebrano la rievocazione storica della "disputa tra i pescatori".
Secondo un'antica tradizione oplontina, questo lembo di terra (e di mare) è stato scenario di una disputa tra uomini stabiesi e torresi a riguardo della venerata immagine della Madonna della Neve, patrona di Torre Annunziata, a cui sono da secoli attribuite intercessioni celesti, prodigi e documentate grazie a favore del popolo oplontino.
Secondo racconti torresi, nel secolo XIV in un anno posteriore al 1319, alcuni uomini oplontini e stabiesi, che pescavano nei pressi dello scoglio di Rovigliano, videro una cassa metallica galleggiare sulle onde del mare.
Raccolta la cassa, rinvennero in essa un busto di creta cotta, raffigurante la giovane Vergine, dal volto triste e assolto, con lo sguardo perso nel vuoto, che sorregge delicatamente il Figlio.
Essendo il ritrovamento avvenuto il giorno 5 agosto, festività di Santa Maria Nives, l'effige assunse tale titolo.
Secondo la tradizione l'icona della Madonna sarebbe stata rinvenuta nelle acque di Castellammare. Sarebbe questo il motivo per cui si accese una fervorosa lite tra i pescatori delle due località confinanti per riscattare la statuetta.
La maggior parte delle fonti narrano che la lite fu
risolta da un perito (o magistrato dell'epoca) a favore dei pescatori oplontini, che trasportarono l'icona nella chiesa della SS. Annunziata. In altre versioni, invece, si racconta che l'icona sarebbe stata trafugata durante la notte e trasportata a Torre Annunziata. A Castellammare non si ha nessuna memoria di questa vicenda e la mancanza di documenti attendibili ci costringe a fermarci nella nostra ricerca.
La vera immagine della Madonna della Neve sarà scoperta solo nel 1872. In tale anno, nel corso di un restauro, eliminando una tela si porteranno alla luce le vere fattezze della Madonna che è, ancora oggi, venerata a Torre Annunziata.