A sei giorni dal match del Bentegodi gli scaligeri tornano a preoccupare
I tifosi della Juve Stabia devono preparare la trasferta di Verona con la massima cautela. Non inizia certo con il piede giusto sul fronte scaligero la settimana che porta al match di domenica al Bentegodi tra l'Hellas e le vespe. Dapprima alcuni tifosi veneti, fermatisi a Varese di ritorno da Vercelli, sono stati aggrediti da un gruppo di facinorosi locali all'interno del Te Capì, un bar dove i primi si erano fermati per attendere alcuni amici del posto. L'arrivo della Polizia ha di fatto placato sul nascere gli scontri con gli aggressori armati di cinte e sfollagente che, con il viso coperto da sciarpe, si sono dati alla fuga appena hanno notato il sopraggiungere delle forze dell'ordine, un veronese è stato invece condotto in ospedale per curare le ferite riportate durante il tanto breve quanto intenso confronto. I butei sono stati identificati come buona parte degli assalitori per i quali scatterà quasi certamente il provvedimento del Daspo. Altro giro, altra corsa in Lombardia. Domani sera il Verona affronterà l'Inter negli ottavi di finale di Tim Cup e Milano è stata blindata per farsi trovare pronta a reggere l'urto dei circa 4000 ospiti previsti a San Siro. A preoccupare la Questura meneghina è soprattutto un gemellaggio tra le parti rotto circa dieci anni or sono. Misure d'ordine tanto ingenti sono state adottate durante questa annata agonistica solo in occasione della visita del Partizan Belgrado in Europa League. Alla luce dell'incandescente accoglienza riservata loro ingiustificatamente la scorsa stagione, tali dati devono dunque far riflettere i tifosi stabiesi che domenica partiranno alla volta del Bentegodi per seguire le vespe. Era lo scorso 21 gennaio quando i supporters
campani furono bersaglio durante il match di cori di discriminazione razziale che, come da lodevole costume maturato nella città delle acque, furono totalmente ignorati. A destare scalpore, più che i canti razzisti ascoltati anche durante il torneo in corso a La Spezia e Firenze, furono in quell'occasione gli insulti rivolti alla memoria di Nino Martinelli, giovane tifoso della Juve Stabia scomparso nell'estate 2011 in un incidente stradale, che viene puntualmente ricordato dalla Curva durante tutte le partite sia interne che in trasferta. A completare il già orripilante quadro di una giornata da dimenticare fu poi il necessario intervento delle forze dell'ordine che, per consentire alla tifoseria ospite di lasciare lo stadio, dovette costituire un cordone teso a frenare e disperdere quella frangia di teppisti locali pronti all'ennesima aggressione fuori l'impianto. Se a ciò si aggiunge che l'Hellas ha assolutamente bisogno dei 3 punti per tenere il passo del Livorno secondo in classifica verso la promozione diretta, l'esser preoccupati è d'obbligo, soprattutto perché il portiere scaligero Rafael ha indicato la prossima gara come determinante per il proseguo del torneo dopo il pareggio di Vercelli. Sul campo peseranno tra le fila della Juve Stabia le assenze per squalifica di Murolo e Danilevicius, da valutare le condizioni di Bruno e Gorzegno, il primo fermatosi alla vigilia del match contro il Cesena, il secondo pochi minuti dopo il calcio di inizio. Un piccolo aiuto per le vespe potrebbe giungere proprio dall'impegno di domani in Tim Cup del Verona contro l'Inter, anche se cinque giorni rappresentano un intervallo sulla carta ideale per smaltire le tossine dell'impegno tricolore.