Subentrato nella mezz'ora finale in occasione della vittoriosa trasferta sul campo del Grosseto, Matteo Scozzarella si è tolto anche la soddisfazione di siglare il suo secondo gol con la maglia gialloblu (il primo fu realizzato contro il Pescara di Zeman) a pochi istanti dal termine del match, sfruttando una clamorosa indecisione del portiere biancorosso Narciso. La sua esultanza col gesto delle manette ha destato grande curiosità tra i tifosi e il giovane centrocampista di proprietà dell'Atalanta ha svelato le ragioni dell'insolito siparietto: “Quel gesto non nascondeva nessuna provocazione - esordisce Scozzarella -, ho semplicemente imitato Edgar Davids, che era solito esultare mimando le manette. Anche il presidente Manniello è rimasto stupito e mi ha chiesto spiegazioni a fine partita. In occasione del gol, ho avuto il merito di credere nell'errore del portiere toscano sul cross di Zito dalla fascia sinistra e mi sono ritrovato a pochi passi dalla linea di porta con il pallone fra i piedi: non potevo fallire un'opportunità così ghiotta. Non mi aspettavo che il mister mi facesse giocare come esterno di centrocampo al posto di Tarantino, anche se, in fase difensiva, il mio compito era quello di stringere al centro e di marcare Mancini, i cui inserimenti potevano crearci qualche patema”. Sabato prossimo le vespe sono attese da una sfida delicata contro il Gubbio, avversario da non sottovalutare, specialmente dopo i due pareggi consecutivi ottenuti in casa contro due dirette rivali nella lotta salvezza: “Contro gli umbri sarebbe importante portare a casa l'intero bottino, perch&e
grave; vorremmo concludere il girone d'andata con almeno 25 punti in classifica - afferma Scozzarella -. Battere il Gubbio ci consentirebbe di approcciare il match seguente contro la Sampdoria con maggiore serenità, consapevoli che al 'Marassi' non avremo niente da perdere e che saremo motivatissimi e pronti a disputare una grande partita contro una vera e propria corazzata. Da qualche tempo, gli avversari hanno cambiato atteggiamento nei nostri confronti: rispetto alle prime partite, al 'Menti' incontriamo squadre che tendono a chiudersi in difesa per impedirci di impostare la manovra con fluidità. Questa inversione di rotta da parte delle nostre rivali ci fa onore, perchè è un chiaro segnale del timore che iniziamo ad incutere alle altre compagini, solo apparentemente più attrezzate e blasonate di noi”. Il centrocampista stabiese, infine, parla del suo rapporto con Braglia, inizialmente non idilliaco: “Con il mister ho avuto una piccola incomprensione ad inizio stagione, ma è acqua passata. Ovviamente mi piacerebbe giocare tutte le partite dal primo minuto, ma le scelte di Braglia vanno sempre rispettate, pertanto sto cercando di impegnarmi al massimo in ogni allenamento e sto lavorando sodo per guadagnarmi la stima del tecnico. A Castellammare mi trovo davvero bene: l'anno scorso al Portogruaro ho passato una stagione ricca di vicissitudini, conclusasi mestamente con la retrocessione in Lega Pro. Quest'anno sto avvertendo sensazioni molto positive e sono convinto che la salvezza sia un obiettivo ampiamente alla nostra portata”.