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Juve Stabia - Novellino, l'uomo giusto per restituire dignità ed equilibrio ai colori gialloblù

''Monzon'' avrà a disposizione 5 partite per blindare la salvezza e riaprire il cassetto dei sogni chiuso a doppia mandata dopo la gestione Pochesci

di Gioacchino Roberto Di Maio


   Mister Walter Alfredo Novellino

La Juve Stabia dovrà ritrovare la giusta mentalità per portar via punti da Potenza. Mister Novellino, tornato alla guida delle vespe dopo un anno, ha trovato una formazione che ha smarrito identità e certezze durante la disastrosa gestione Pochesci che l’ha condotta fuori dalla zona playoff. Quella che con Colucci era una squadra umile e operaia che a suon di clean sheets aveva concluso il 2022 al quarto posto con annesso sogno di agganciare il Pescara terzo, con il tecnico laziale si era tramutata in una armata allo sbaraglio che in 9 partite ha incassato ben 19 gol, appena 1 in meno di quelli subiti nelle precedenti 24 partite. Un dato che, in termini di risultati, si è tradotto in 6 sconfitte, 2 pareggi e 1 vittoria immeritata contro il Giugliano su cui sono impresse a fuoco le prodezze di Barosi e Pandolfi. “Monzon” è sicuramente l’uomo giusto per riportare equilibrio tra le fila di una rosa di cui già conosce diversi elementi avuti ai propri ordini un anno fa. Da Caldore a Cinaglia, passando per Russo, Peluso, Dell’Orfanello, Guarracino, Scaccabarozzi, Berardocco, Altobelli e Bentivegna, tanti sono gli uomini che, conoscendo il credo e il modus operandi di Novellino, dovranno fungere da guide per i compagni al fine da velocizzarne l’apprendimento. Non è un mistero che la differenza maggiore rispetto allo scorso ann

o sia in zona gol, mancando all’attuale Juve Stabia l’enfant prodige Stoppa e il “Re” Eusepi che realizzarono rispettivamente 11 e 10 gol. Se a questi si aggiungono i 9 segnati da Bentivegna, si raggiunge l’intero bottino di reti sin qui messo a segno dalla Juve Stabia nella sua totalità. Che sia 4-3-3, 4-3-1-2 o 3-5-2, “Monzon” sarà chiamato a blindare la salvezza e a chiudere degnamente un campionato che avrebbe potuto vivere un epilogo differente se si fosse ponderata con maggiore razionalità la scelta dell’erede di Colucci. Se è vero che solo chi non fa non sbaglia, lo è altrettanto che solo un miracolo sportivo avrebbe potuto rendere produttivo un cambio di rotta tanto radicale tra l’assetto difensivista dell’ex Picerno e quello estremamente offensivo e a tratti irrazionale di Pochesci. La trasferta di Potenza, contro una formazione ferita dalla sconfitta interna con il Messina, rappresenterà il primo di 5 esami per un “Monzon” che dovrà restituire dignità ai colori gialloblù cercando, nel contempo, di riaprire il cassetto dei sogni chiuso a doppia mandata dopo la sconfitta con il Latina. La scorsa stagione, sul campo, l'impresa gli riuscì a suon di prestazioni e concretezza. Con grinta, “cazzimma” e amore per la maglia, tutto è possibile.


venerdì 24 marzo 2023 - 07:40 | © RIPRODUZIONE RISERVATA

 



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