Ieri sera Stefano Maiorano, ex giocatore della Juve Stabia e attualmente in forza all'Akagras, è intervenuto ai microfoni di Stabia Channel durante "Passione Gialloblù". Con lui abbiamo parlato del campionato che sta facendo la formazione di Castellammare di Stabia, del cambio tecnico e anche del prossimo impegno, ossia il derby con la Pagananese.
«L'andamento della Juve Stabia è abbastanza buono - dichiara l'ex gialloblè - . Penso sia in linea con il programma iniziale della società. Mancano tante partite. La Juve Stabia ha come obiettivo i play off, e per il momento c'è. Credo, visto anche la rosa giovane e interessante che ha, che possa tranquillamente ambire a una posizione di classifica migliore, rispetto a quella che ha. Vincere aiuta a vincere, Ma, secondo me, aiuta anche a crescere. Stoppa ne è l'esempio.
L'arrivo di Sottili non ha cambiato molto a livello tecnico-tattico. Quando c'è un cambio tecnico, come quello che c'è stato, scatta qualcosa nella testa dei giocatori. Tutti han voglia di mettersi in mostra e dimostrare il loro potenziale, facendo vedere al "nuovo arrivato" quanto posso dare. In allenamento si tende infatti a spingere molto di più. 4-3-3 o 4-
4-2? Io ho giocato in entrambi i modi. I moduli sono solo numeri. Ora, si gioca maggiormente per concetti in base anche a quelli che sono i giocatori in rosa e l'idea di gioco del tecnico. Qualche ritocco a Gennaio? Ci sarà sicuramente. Potrebbe essere utile avere qualche nuovo innesto. In questa categoria ci sono veramente tanti giocatori interessanti. Il direttore, insieme al tecnico, si starà già guardando intorno per trovare quelli che potrebbero essere i profili più giusti per le necessità della squadra.»
Infine, gli abbiamo chiesto di dire la sua sul derby campano, che si disputerà domenica alle 17.30 al Marcello Torre. «La Paganese è una squadra composta da giocatori importanti, quali Zito, Schiavi o Castaldo, e da un tecnico, ossia Grassadonia, che conosce bene la categoria. E' una formazione che può mettere in difficoltà in qualsiasi momento. La presenza di giocatori d'esperienza, come quelli citati prima della Paganese o come il gialloblù Evacuo, è un qualcosa in più. Prima di essere calciatori, sono Uomini. I ragazzi più giovani della rosa, se sono furbi, possono imparare tanto, veramente tanto, sia a livello calcistico che non.»